Riforma Camere di commercio: «Legittima»

La Corte costituzionale si è espressa sulle perplessità del Tar del Lazio. Per la sopravvivenza dell’ente a Terni è un passo indietro

Condividi questo articolo su

La Corte costituzionale ha esaminato, nella camera di consiglio di martedì 23 giugno, le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Tar del Lazio sulla legge delega e sul decreto legislativo di riordino delle Camere di commercio. Il Tar – a cui si erano rivolti diversi enti camerali, fra cui quello di Terni – lamentava la violazione del principio di leale collaborazione tra le istituzioni perché la legge di delega prevedeva il parere, anziché l’intesa, tra lo Stato e le Regioni sul decreto legislativo di attuazione. In attesa del deposito della sentenza, l’ufficio stampa della Corte fa sapere che «le questioni sono state dichiarate non fondate». In particolare, «in coerenza con la sua costante giurisprudenza, la Corte costituzionale ha ritenuto che non vi sia stata una violazione del principio di leale collaborazione tra lo Stato e le regioni per le plurime interlocuzioni che il Governo ha avuto con le autonomie regionali». La sentenza sarà depositata nelle prossime settimane e costituisce un passo indietro sul fronte del mantenimento della Camera di commercio a Terni: l’ipotesi della riforma prevede infatti l’accorpamento con quella di Perugia.

CAMERE DI COMMERCIO, ‘PALLA’ ALLA CONSULTA

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli