Rigori e squalifiche: Perugia perseguitato?

Il tema sta divampando sui social dopo le ultime due partite: prima il rigore fischiato al Cittadella poi i due (forse tre) non dati nella partita interna col Pordenone. Infine le squalifiche pesanti a giocatori e dirigenti

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Non sappiamo cosa avrà detto Sgarbi agli ufficiali di gara, ma le ‘espressioni ingiuriose’ di cui parla il comunicato del giudice sportivo gli sono fruttate due giornate di squalifica, oltre a quella che aveva già sul groppone per l’ammonizione presa nel primo tempo (era diffidato). Sappiamo però cosa ha detto Falzerano all’arbitro: «Svegliati!». Lo hanno riferito i cronisti di Dazn durante la diretta della partita e lo confermano molti degli spettatori che, nell’atmosfera ovattata delle porte chiuse, hanno percepito l’audio. Gli avrà detto qualcos’altro sotto voce, tale da giustificare l’espulsione per ‘epiteto insultante’? Non lo sappiamo, ma pure lui si becca due giornate di squalifica.

Le squalifiche

Resteranno fuori entrambi per le prossime due difficili trasferte del Perugia – a Pescara e a Cosenza – mentre Sgarbi, salvo ricorsi, salterà anche la Cremonese e rientrerà con la Virtus Entella. Intanto rientra Di Chiara, a sua volta fermo nelle precedenti due partite. E nel corso della stagione vari giocatori – Iemmello, Gyomber, Falasco, tanto per citare i casi più clamorosi – hanno avuto a che fare con la scure del giudice sportivo. Per non parlare di Goretti, espulso due volte in pochi giorni. Segno di un nervosismo latente ma anche di un rapporto non proprio idilliaco con gli arbitri.

Rigori e cartellini facili

E qui veniamo alle dolenti note. Se infatti da un lato il Perugia sta facendo di tutto per complicarsi la vita, è pur vero che gli arbitri non l’hanno aiutato.

Cittadella

Contro il Cittadella, uno dei due rigori realizzati da Diaw era quantomeno dubbio: il fallo di Rosi è cominciato fuori area e sembra anche essersi concretizzato prima di varcare la linea bianca. Il secondo (tocco di mano di Rosi in area) a norma di regolamento ci poteva stare ma diciamo che il direttore di gara è stato alquanto fiscale.

Pordenone

I disastri veri sono arrivati dal pescarese Camplone, che ha diretto la gara contro il Pordenone venerdì sera e oltre a dimostrare di essere quantomeno permaloso e con orecchio finissimo, ha tolto al Perugia almeno due rigori. Il primo, clamoroso, su Buonaiuto, lo hanno visto tutti ed è stato sottolineato in diversi resoconti. Ma ce ne sarebbe anche un altro, proprio allo scadere, quando c’è stato un blocco ‘cestistico’ su Rajkovic, nell’ultima, convulsa azione d’attacco biancorossa. E, infine, nell’azione in cui si è infortunato il portiere di Gregorio, in pochi hanno notato che Melchiorri, prima di franare sull’estremo difensore del Pordenone, riceve una bella spinta dal suo marcatore.

Di Gregorio è stato dimesso

Intanto, il Pordenone Calcio comunica che il portiere Michele Di Gregorio, infortunatosi nel secondo tempo di Perugia-Pordenone per uno scontro di gioco, è stato regolarmente dimesso dall’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia dov’è rimasto in osservazione sino alla tarda mattinata di oggi. Il calciatore è in buone condizioni ed è sempre stato in contatto con la famiglia, i compagni e lo staff neroverde.

Gli accertamenti a cui è stato sottoposto hanno rilevato un trauma cranico commotivo. È stata inoltre necessaria l’applicazione di cinque punti di sutura per una ferita rimediata all’altezza del mento. Nei prossimi giorni Di Gregorio sarà costantemente monitorato dallo staff sanitario del Pordenone. La società tiene a ringraziare il personale dell’Ospedale di Perugia per la professionalità e la disponibilità.

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