Ritorno ‘dimezzato’ e pieno di speranza nelle scuole superiori umbre

Scatta l’alternanza Dad/casa al 50%. Ragazzi un po’ stanchi, disorientati e frustrati. Ma felici di potersi rivedere in classe

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Un pezzo di normalità che fa capolino in un contesto che normale non è da tempo. Fra speranze – quella di farcela e che la ripartenza, pur parziale, non complichi le cose – e qualche timore. C’è chi è davvero stanco della Dad, della situazione in generale e chi, invece, non è del tutto convinto che rientrare in aula ora, a determinate condizioni, sia la scelta migliore. In generale non può che esserci piacere nel poter stare di nuovo un po’ insieme, condividere qualcosa: probabilmente gli aspetti venuti più a mancare in questi mesi.

SPECIALE COVID – UMBRIAON

TERNI – LE FOTO DEL RITORNO A SCUOLA
«TORNIAMO A SCUOLA MA COSA È CAMBIATO?» – AUDIO STUDENTI TERNI (.MP3)

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Mentre altrove proseguono proteste e presidi di studenti e insegnanti delle superiori, quelli umbri lunedì mattina – ed almeno fino al prossimo 13 febbraio, stando all’ordinanza della Regione – sono tornati in classe, pur alternati casa/aula al 50%, per riprendere le lezioni in presenza. Un passo che ha riguardato anche i ragazzi delle regioni Liguria, Marche e Lombardia. In generale c’è ormai la consapevolezza che, in ottica Covid, la scuola in sé non rappresenti un problema, a differenza di tutto ciò che implica, fai trasporti agli assembramenti. All’orizzonte, per gli studenti dell’ultimo anno, c’è anche l’esame di maturità le cui modalità di svolgimento verranno ufficializzate nei prossimi giorni dal ministero dell’istruzione. E anche qui dubbi e perplessità sulle anticipazioni, non mancano.

VIDEOINTERVISTE A PERUGIA

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Articolo in aggiornamento

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