Rogo Terni, ‘intreccio’ Acea-Ferrocart: salta conferenza servizi su inceneritore

Martedì si sarebbe dovuto tenere l’appuntamento il riesame dell’Aia dell’impianto di coincenerimento. Comune chiede rinvio, Regione accoglie

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di S.F.

L’incendio di rifiuti plastici alla Ferrocart srl di via Vanzetti e l’inceneritore Acea di via Ratini. Cosa c’entra? All’apparenza nulla, invece il rogo scoppiato nel pomeriggio di domenica in via Vanzetti ha conseguenze anche su un procedimento in essere per l’altra struttura che coinvolge la multiutility romana. La richiesta è del Comune di Terni e lunedì è arrivata la firma regionale sul documento che rinvia l’appuntamento con la conferenza di servizi legata al riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale.

RIAPRONO LE SCUOLE. L’IMPATTO DEL ROGO A LIVELLO AMBIENTALE

L’inceneritore Acea

La richiesta del Comune

Martedì mattina alle 10 era infatti prevista la seconda riunione della conferenza di servizi riguardante l’impianto di coincenerimento in via Ratini. Motivo? Il riesame dell’Aia rilasciata dalla Regione con una determina dirigenziale del 19 dicembre 2008 sulla base del decreto legislativo 152 del 2006. Prassi tecnica per arrivare all’approvazione. L’appuntamento era stato fissato a fine gennaio ma nulla da fare perché da palazzo Spada è partita una missiva in seguito all’incendio in via Vanzetti: in sostanza è stato chiesto il rinvio per gestire l’emergenza per il rogo Ferrocart.

IL ROGO DI DOMENICA ALLA FERROCART

Il rogo alla Ferrocart

Il via libera

Poche ore ed il rappresentante del procedimento, l’architetto Marco Trinei della direzione regionale governo del territorio, ambiente e protezione civile, ha firmato l’atto con il quale ha rinviato la riunione della conferenza di servizi al 2 marzo alle 9.30. Da ricordare che Acea Ambiente srl e Ferrocart srl sono legate proprio per l’area di via Vanzetti: la prima possiede il 60% delle azioni della seconda con Giovanni Vivarelli presidente del consiglio d’amministrazione. Il restante 40% è invece in mano all’amministratore delegato Paolo Amadei. A chiudere il cerchio societario della Ferrocart srl è il consigliere Marco Palazzesi.

LA CONFERENZA DI SERVIZI FERROCART CONVOCATA IN QUESTI GIORNI

Il rinvio

La nota Ferrocart

Intanto lunedì pomeriggio la Ferrocart, impegnata nel recupero e nel riciclo di materiali, ha inviato una breve nota in merito al rogo in via Vanzetti: «Riguardo l’incendio sviluppatosi ieri pomeriggio nella zona industriale di Maratta nel Comune di Terni per cause non note e che ha interessato le aree dell’impianto Ferrocart, l’azienda conferma che le operazioni di spegnimento si sono concluse e che nessun dipendente è rimasto coinvolto. Al momento l’attenzione della società è rivolta a garantire il ripristino delle aree in piena sicurezza e a collaborare con le autorità di controllo alle verifiche ambientali necessarie». In questo caso la riunione della conferenza di servizi per il rilascio della modifica dell’autorizzazione dell’8 agosto 2018 per l’impianto di recupero rifiuti non pericolosi è fissata per il 16 marzo.

Salvati e Gentiletti

Bagarre in consiglio

Lunedì pomeriggio non è mancata la bagarre tra maggioranza e minoranza in seguito all’incendio. Il sindaco Leonardo Latini (in sostanza ha ribadito il comunicato stampa uscito poco prima) con un intervento di oltre 20 minuti ha riepilogato ciò che è accaduto, poi il breve scontro verbale dopo che inizialmente era stata respinta la richiesta di intervento del consigliere M5S Claudio Fiorelli: «Lei ha paura della risposta di un medico e il primo cittadino non decide l’ordine dei lavori», l’attacco di Alessandro Gentiletti di Senso Civico. «Non ho risposta ad alcuna interrogazione, era una comunicazione al consiglio. Sia coerente Gentiletti», la replica del sindaco. Per dieci minuti non se ne esce: «Il sindaco ha paura di rispondere all’opposizione, questo è il dato politico. E la Salvati abbia rispetto dei cittadini, ieri è stato un momento grottesco per la storia di Terni con le sue dichiarazioni». Alla fine Fiorelli è riuscito a parlare: « fare un monitraggio su tutte le procedure in essere e tutte le criticità tra le controllate del Comune al fine di ecvitare che situazioni del genere ritornino. Non ci dimentichiamo della conformità di Terni, ci espone a problemi ambientali. Mi aspetterei dal Comune che si inizi a prndere di petto la situazione e verificare gli impianti. Non rincorriamo, serve prevedere». A chiudere il confronto il commento del vicesindaco Benedetta Salvati, in precedenza messa nel mirino da Gentiletti: «Nessuno si nasconde. Mi rimetto agli esiti delle indagini. E abbiate rispetto di ciò che è successo, ognuno eserciti il proprio ruolo». Nel contempo – in merito alle parole dell’ingegnere nel tardo pomeriggio di domenica – c’è chi fa notare come in realtà ci sia una delibera del 21 giugno 2019 proprio per l’assegnazione in proprietà di una porzione d’area Paip alla Ferrocart in seguito alla cessione (con asta pubblica del settembre 2017) della proprietà del lotto in questione da parte della Atc Tpl e Mobilità. Lo scontro politico è destinato a proseguire.

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