Terni: dopo il rogo riaprono le scuole. «L’impatto maggiore in zona borgo Rivo»

Riunione per fare il punto sull’incendio di via Vanzetti. Primi dati ambientali di Arpa Umbria. Resta il raggio di 3 km per i divieti

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Primi dati ambientali definiti ‘abbastanza confortanti’ per ciò che riguarda polveri e particolato, in attesa di quelli più importanti – arriveranno fra mercoledì e giovedì – relativi ad inquinanti come diossine e metalli, indagini – in campo i carabinieri forestali di Terni – che vanno avanti per determinare cause ed eventuali responsabilità e un rogo che, dall’alba di lunedì, è stato spento e posto sotto controllo dai vigili del fuoco. Non si ferma il lavoro dei vari soggetti coinvolti a seguito dell’incendio di rifiuti plastici scoppiato domenica pomeriggio alla Ferrocart di via Vanzetti. Dopo la chiusura delle scuole per la giornata di lunedì 21 febbraio, ad eccezione di alcune frazioni del territorio, il Comune di Terni ha deciso per il ripristino di tutte le attività scolastiche da martedì mattina. Restano invece in vigore gli altri divieti e raccomandazioni – ad eccezione della chiusura delle finestre – già sanciti nella prima ordinanza emessa nella notte fra domenica e lunedì dal sindaco Leonardo Latini, con la conferma del raggio di 3 chilometri dal luogo dell’incendio per il rispetto dei provvedimenti.

LEGGI LA NUOVA ORDINANZA DEL 21 FEBBRAIO 2022 (.PDF)

TUTTO SUL ROGO ALLA FERROCART

Terni, rogo Ferrocart: lunedì scuole chiuse. Si indaga, in arrivo primi dati Arpa

Le indagini

Il lavoro degli inquirenti intanto va avanti e la causa più temuta, quella dolosa, sembra al momento la meno probabile. L’incendio è partito da una zona piuttosto decentrata della struttura, a pochi passi dalla recinzione che la divide dalla Eskigel. In corso di valutazione anche ipotesi come l’autocombustione legata a materali infiammabili eventualmente presenti fra quelli plastici che hanno poi preso fuoco. Al vaglio anche le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nell’impianto. Nel pomeriggio di lunedì la Ferrocart ha diffuso una nota in cui si legge che «riguardo l’incendio sviluppatosi ieri (domenica, ndR) pomeriggio per cause non note e che ha interessato le aree dell’impianto Ferrocart, l’azienda conferma che le operazioni di spegnimento si sono concluse e che nessun dipendente è rimasto coinvolto. Al momento l’attenzione della società è rivolta a garantire il ripristino delle aree in piena sicurezza e a collaborare con le autorità di controllo alle verifiche ambientali necessarie».

Primo punto sulle conseguenze ambientali: «Borgo Rivo e zona nord la più colpita»

Alla riunione che si è tenuta lunedì in Comune, per fare il punto sulle conseguenze dell’incendio, erano presenti il primo cittadino, il vice sindaco e assessore all’ambiente Benedetta Salvati, il dirigente comunale Paolo Grigioni, rappresentanti di Arpa (Francesco Longhi, Caterina Austeri) e Usl Umbria 2 (Maria Laura Proietti, Massimo Amati, Fabio Anulli, Danilo Serva, Luciano Bracone). «È stata una riunione tecnica – spiega palazzo Spada in una nota – per valutare i primi dati acquisiti dalle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria della rete regionale, dei dispositivi Airselfie indoor e outdoor disposti in modo uniforme in scuole del territorio comunale, del laboratorio mobile, della centralina Ecoemergency e dei risultati della valutazione modellistica di ricaduta al suolo delle emissioni dell’incendio. I dati presentati si riferiscono alle ore in cui si è sviluppato l’incendio e alle ore immediatamente successive. Arpa Umbria ha riferito che i dati di particolato atmosferico rilevato dalle centraline della rete regionale, hanno evidenziato dei picchi di PM10 che raggiungono circa i 50 microgrammi/m3 per alcuni valori orari nel corso dell’incendio. Nel corso della notte tali valori sono ritornati a livelli più bassi. Il mezzo mobile, collocato nella tarda serata di domenica presso la sede del dipartimento di Terni di Arpa ha rilevato dei picchi orari di PM10 sempre contenuti entro il valore di 50 microgrammi/m3 fino alle ore 3 della notte, riattestandosi poi su valori più bassi. Anche i dispositivi Airselfie collocati in alcune scuole del centro urbano hanno mostrato un andamento analogo. Ad eccezione di un incremento del benzene nelle prime ore della notte, le rilevazioni dei gas (NOX, CO, SO2) nelle centraline della rete non hanno evidenziato significative variazioni rispetto ai valori delle ore precedenti. Il campionatore Ecoemergency installato nei pressi dell’incendio ha evidenziato valori di PM10 piuttosto alti con una media pari a circa 200 microgrammi/m3. Nel corso della mattinata di lunedì Arpa ha prelevato i filtri delle centraline e il filtro di Ecoemergency nonché i deposimetri per le analisi chimiche di laboratorio per la determinazione dei micro inquinanti (diossine, IPA e metalli). Sempre nel corso della mattinata Arpa ha eseguito la simulazione modellistica sulla base dei dati relativi all’incendio per valutare le zone di maggiore ricaduta degli inquinanti al suolo. Dal modello emerge che la zona di maggior impatto è relativa al quadrante nord-est ed interessa principalmente la zona di borgo Rivo e aree della città poste più a nord, oltre in maniera minore aree del territorio poste in direzione sud-est. Sulla base di queste valutazioni l’Arpa, in virtù del principio di precauzione e in attesa degli ulteriori dati relativi alle ricadute dei micro inquinanti atmosferici (diossine, IPA e metalli) ritiene opportuno al momento mantenere l’area di raggio di 3 chilometri dal luogo dell’incendio all’interno della quale dovranno essere rispettati i seguenti divieti: • divieto di raccolta e consumo di prodotti alimentari coltivati; • divieto di raccolta e consumo di funghi epigei spontanei; • divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile; • divieto di utilizzo di foraggi e cereali destinati agli animali».

Finestre di nuovo aperte, si torna a scuola. Sopralluoghi nelle imprese agroalimentari

Il servizio igiene e sanità pubblica della Usl Umbria 2 ha segnalato che «è venuto meno il presupposto a mantenere chiuse le finestre delle proprie abitazioni, limitando le uscite all’esterno se non per necessità, in ragione del quale si era indicato di provvedere alla chiusura delle scuole. Si ritiene ancora necessario – riporta il Comune – il mantenimento delle altre misure. Il dipartimento di prevenzione della Usl2, alla luce dei primi dati forniti dall’Arpa, vista l’ordinanza, ha riferito che verranno effettuati sopralluoghi congiunti di Usl e Arpa presso le imprese produttrici di alimenti di origine vegetali (orti, piantagioni) e presso allevamenti con particolare riferimento all’alimentazione animale (foraggi) nelle zone di massima ricaduta individuate dalla modellistica. La Usl2 infine ha riferito che non si riscontrano controindicazioni per il proseguimento delle attività lavorative nelle aree limitrofe all’incendio». Tutte queste indicazioni sono state recepite nella nuova ordinanza del sindaco Latini, firmata e pubblicata nel tardo pomeriggio di lunedì (LEGGI L’ORDINANZA IN .PDF).


L’INTERVISTA ALL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE SALVATI – VIDEO

ROGO ALLA FERROCART- IL VIDEO SUL POSTO

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LA FOTOGALLERY DEL ROGO FERROCART

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