Ridare nuova vita alle opere danneggiate dal terremoto. Con questo obiettivo Spoleto ospita l’installazione luminosa ‘Light in the stone’ di Sebastiano Romano e dà il via a Lightquake, il progetto artistico che mira a ridare luce ai beni culturali colpiti dal sisma.

Il progetto Ideato da Rosaria Mencarelli, a cura di Gisella Gellini e Claudia Bottini, realizzato in collaborazione con Mibact, Comune di Spoleto, Politecnico di Milano, Museo nazionale del Ducato di Spoleto e associazione Rocca Albornoziana, con il patrocinio dell’assemblea legislativa della Regione Umbria, il progetto consiste in due eventi dedicati alla Light Art nella Rocca di Spoleto e vuole rappresentare un segnale di reazione e rinascita che trova in questa storica città , dall’importante vocazione artistica e culturale, il luogo ideale per diffondere questo messaggio. Una scossa di luce per infondere energia positiva, per spezzare il buio della distruzione e riaccendere la vita e la creatività in una terra ricca di capolavori e di eccellenze artistico-artigianali.

Primo step Il primo appuntamento, in programma per sabato 17 dicembre, è l’incontro evento con gli ideatori del progetto che parteciperanno alla successiva manifestazione tra un anno. A partire dalle 16.30 ci sarà la proiezione di luce dell’artista Romano che interesserà le torri e le pareti esterne della Rocca: «Tre squarci di luce che tracciano sull’antica pietra della Rocca i segni di un presente che ci emoziona, ma una lucida coscienza ci spinge a ‘fare’ per rimarginare lo squarcio subito». Così come un tempo una finestra illuminata da una candela aiutava il viandante a orientarsi nel buio, quest’opera di luce, visibile da diverse zone della città , sarà in lontananza il faro da seguire per trovare la via, simbolo di speranza dopo la distruzione.
L’installazione Light in the Stone è un importante evento artistico per la diffusione dell’arte e per ridare dinamicità al turismo, ma è soprattutto uno strumento di raccolta fondi – che sarà avviata attraverso una campagna di crowdfunding a partire da gennaio 2017 – in favore della ricostruzione e del restauro di alcune opere d’arte danneggiate dai recenti eventi sismici che hanno colpito il centro Italia. L’installazione resterà visibile fino al 15 gennaio 2017: tutti i giorni dalle 17.00 alle 02.00 e dal 24 dicembre all’8 gennaio dalle 17.00 alle 04.00. Sabato 17 dicembre sarà anche il giorno dell’inaugurazione della biblioteca Giovanni Carandente, alle ore 18.30 presso il Palazzo Collicola Arti Visive -già Galleria Civica d’arte Moderna- a Spoleto.

La mostra Quest’anno poi, a Spoleto, non ci saranno solo semplici luminarie, ma quelle di Nino Alfieri, Marco Brianza, Giulio De Mitri, Nicola Evangelisti, Federica Marangoni, Johannes Pfeiffer, Carlo Dell’Amico, Ugo Piccioni, Saverio Mercati, Lucia Rotundo, Maria Savino. Questi artisti daranno vita a una mostra, la prima di Light Art in Umbria, nelle sale della Rocca Albornoziana che sarà inaugurata nel periodo natalizio e si prolungherà fino ai primi mesi del 2018. Il progetto si caratterizza per l’eccezionalità della proposta culturale, finalizzata non solo a porre in risalto il dialogo possibile tra la possente architettura della Rocca e la forza della luce ma soprattutto a ridare speranza e nuova vita alle opere distrutte del terremoto.