Sanità in Umbria: «Politica invasiva»

Raffaele Nevi (Forza Italia): «Presenterò un’interrogazione per capire secondo con quale criterio è avvenuto il trasferimento dalla Asl1 alla Asl2 del neo-eletto segretario del PD di Spoleto»

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Raffaele Nevi

di Raffaele Nevi
Presidente del gruppo di Forza Italia in Regione

Le notizie che arrivano da Spoleto sulla gestione della Sanità sono semplicemente raccapriccianti e il segno, casomai ci fosse bisogno di altre conferme, che si continuano a mischiare logiche politiche con la gestione dei reparti.

Presenterò  un’interrogazione urgente alla Giunta per capire secondo con quale criterio è avvenuto il trasferimento dalla Asl1 alla Asl2 del neo-eletto segretario del PD di Spoleto, e quali sono i criteri generali che le Asl usano per questo tipo di operazioni.

A causa di questa situazione salta qualsiasi parametro meritocratico e fuggono tutti dall’Umbria per avere maggiori riconoscimenti professionali dove magari sono più interessati al merito invece che a favorire gli amici.

I casi che si sono succeduti nel tempo, di cui gli ultimi due veramente eclatanti di Patriti e di Miccoli, sono emblematici della
totale incapacità di costruire percorsi stabili con i professionisti che evidentemente si sentono abbandonati a loro stessi.

Chi gestisce il sistema non riesce ad ascoltare chi lavora sul campo. Invece mostrano di saper ascoltare perfettamente le esigenze politiche del Pd.

Il trasferimento dalla Asl 1 alla Asl2 del neo-eletto segretario del Pd di Spoleto, con sede di lavoro nella città in cui abita e dove esercita l’attività politica, è la dimostrazione di una gestione completamente piegata ai voleri della politica. È deprimente leggere queste cose che sono veramente espressioni di vecchia politica.

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