di Giovanni Cardarello
La notizia era nell’aria da tempo. Nello specifico da quando la nuova giunta guidata da Stefania Proietti, appena insediata, aveva disdetto il rinnovo per cinque anni dei direttori dei distretti della Usl Umbria 1. Un atto evidente di sfiducia nei confronti di Nicola Nardella, il direttore della principale azienda sanitaria territoriale dell’Umbria.

Notizia che poi, aveva preso forza, con la nomina di Daniela Donetti alla guida della direzione sanità dell’ente. Una nomina di evidente e totale discontinuità con la gestione precedente. Notizia che era poi diventata certezza con l’emissione dei bandi per la ricerca dei nuovi dirigenti apicali della parte amministrativa della Regione Umbria. Del resto, si tratta di nomine fiduciarie da parte della giunta regionale.
Adesso la notizia è ufficiale. Dalle ore 12 di sabato 15 febbraio, Nicola Nardella non è più il direttore generale della Usl Umbria 1. È stato lo stesso Nardella con un atto volontario ad anticipare l’inevitabile rimozione. E nonostante la sua nomina avesse scadenza al 31 dicembre 2026, ha deciso inviando una Pec, di anticipare i tempi ed evitare imbarazzi alla parte politica, alla parte amministrativa e verosimilmente anche a sé stesso.

Nardella verrà sostituito, pro tempore, da Piero Carsili dal 2023 alla guida della Usl Umbria 2 in luogo di Massimo De Fino. In sostanza prende il via un valzer, un dominio, che entro marzo porterà le Usl ad avere i due nuovi direttori generali della due aziende in cui è divisa l’Umbria. A valle si passerà alle aziende ospedaliere di Perugia e di Terni, attualmente dirette rispettivamente da Giuseppe De Filippis e Andrea Casciari.
Nel caso specifico i due contratti scadono a luglio 2025 e non è scontato che non si arrivi a scadenza naturale. Secondo le informazioni raccolte dalla nostra redazione, l’orientamento generale è quello di cambiare tutto anche se per Casciari è possibile un ‘ripescaggio’ in un ruolo diverso. Il meccanismo si è attivato ed è il primo vero banco di prova, tanto politico quanto amministrativo, per il nuovo governo dell’Umbria.
Ad esporsi lunedì sulla vicenda è poi Nardella stesso: «Innanzitutto, la decisione di lasciare l’incarico è stata presa esclusivamente per ragioni personali e professionali. Non vi è stata alcuna rimozione, atto di sfiducia nei miei confronti o imposizione politica da chicchessia. Desidero, inoltre, sottolineare che la collaborazione con la presidente della Regione, Stefania Proietti, è sempre stata piena, proficua e improntata sulla ricerca di soluzioni per i malati. Ogni altra interpretazione che lasci intendere il contrario non corrisponde alla realtà. Conosco la dottoressa Daniela Donetti da molti anni: abbiamo lavorato insieme e collaborato su progetti e visioni ben prima del suo arrivo in Umbria. Ritengo che sia una professionista di altissimo livello, capace di dare un contributo significativo all’intera comunità umbra. Per questo motivo, respingo qualsiasi illazione riguardo a presunte pressioni o costrizioni sulle mie dimissioni o spoils system. A conferma del mio spirito collaborativo, nella lettera di dimissioni ho scritto: ‘Anche successivamente alla cessazione, il sottoscritto rimane a disposizione, a titolo totalmente gratuito, per qualsivoglia supporto ritenuto utile, nell’assoluto spirito collaborativo ed istituzionale insito nelle nostre funzioni’. Questa dichiarazione testimonia la volontà di continuare a offrire il mio contributo con assoluta lealtà istituzionale. Infine, è falsa l’affermazione secondo cui il dottor Piero Carsili sarebbe stato nominato mio sostituto. Al momento, infatti, non risulta alcuna nomina ufficiale in tal senso. Ritengo importante che venga riportata la verità dei fatti, nel rispetto della mia professionalità, del lavoro svolto in questi anni, dell’Istituzione Usl Umbria 1 che mi onoro di rappresentare e della Regione Umbria, alla quale appartengo con orgoglio».