Scuole, asili, gestione pubblica e privata. La faccenda fa litigare. Ma a prendersi a male parole, per una volta, sono quelli che dovrebbero stare dalla stessa parte della barricata. Quelli che, in consiglio cominale, a Terni, stanno all’opposizione.
Cecconi Lui, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia-AlleanzaNazionale, Marco Cecconi, c’era andato giù pesante, parlando di «oscurantismo parolaio dei grillini, che adesso però dovranno piantarla di strepitare contro i costi della politica, dopo aver partecipato a tutte le inutili sedute della commissione, votando anche loro l’atto unitario che poi loro stessi hanno concorso a riscrivere».
La replica «Nostro malgrado – fa sapere l’ufficio stampa del Movimento 5 Stelle di Terni – ci vediamo costretti a replicare alle farneticanti accuse, apparse sulla testata online umbriaOn, che il consigliere Cecconi rivolge al M5S circa il mancato appoggio ad un suo atto discusso in seconda commissione, che prevedeva per i nidi e le scuole d’infanzia convenzioni con le strutture private».
«Atto speculativo» Il M5S, si legge nella nota, «ha nel suo programma la difesa della scuola pubblica e anche in parlamento ha depositato proposte di legge in tal senso. Il M5S è oggi l’unico movimento che tutela la scuola pubblica, gli alunni, le famiglie e gli insegnanti contro il saccheggio di diritti e dignità messo in atto dai vari governi di centro destra e centro sinistra. In seconda commissione era stato portato un atto del consigliere Cecconi molto lacunoso e con informazioni che si sono dimostrate – dati alla mano – del tutto errate. Un atto speculativo, senza approfondimenti, con molte imprecisioni, nel quale si faceva addirittura confusione fra nidi d’infanzia e le scuola d’infanzia dimostrando di non conoscere neppure lontanamente il tema. Nel corso di sole due sedute sono state corrette le imprecisioni e verificati i dati dopo le audizioni del dirigente e dell’assessore competente».
La polemica A parere del M5S «il diritto all’asilo ai bambini va garantito potenziando il servizio comunale e non attraverso convenzioni utili solo a mettere una pezza e che altro non sarebbero state se non il lascia passare verso lo smantellamento definitivo del servizio comunale. Oppure il consigliere Cecconi confida nella capacità di questa amministrazione di saper vigilare sulle convenzioni? (vedi caso Briccialdi) Su questa tematica il M5S non si accontenta delle promesse ed elaborerà emendamenti al prossimo bilancio al fine di incrementare e potenziare i pubblici servizi educativi dovuti ai cittadini e non certo – come vorrebbe qualcuno – per tagliarli».
L’attacco Poi c’è l’affondo: «A proposito di sprechi, proprio il signor Cecconi, come altri capigruppo di gruppi monoconsigliari, prendono il gettone pieno in consiglio e nella commissione di cui sono membri, ma poi partecipano anche a tutte le altre commissioni dove non hanno neppure diritto di voto intascandosi mezzo gettone a commissione. Consigliamo poi al Cecconi nelle sue future interrogazioni ad hoc di richiedere all’ufficio competente il minutaggio delle presenze alle varie commissioni e ai consigli per vedere quali sono quei consiglieri che arrivano, rimangono per una ventina di minuti e poi se ne escono intascando il gettone. Evidentemente a tutti piace riempirsi la bocca e accusare gli altri, ma se nei mesi scorsi non fosse stato bocciato l’atto proposto dal M5S che chiedeva l’erogazione del gettone ai soli consiglieri presenti per almeno il 70% della seduta, ad oggi si sarebbe risparmiato molto».