Scuole e trasporti, il nodo dei controlli

Cna chiede investimenti anche sul personale per evitare assembramenti. Melasecche: «Già previsto dagli accordi»

Condividi questo articolo su

Lunedì in Umbria si rientra in classe al 50 per cento. Tutto pronto anche sul fronte trasporti. Ma da Cna, la confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, lanciano un appello a ulteriore attenzione.

Servono controlli sui mezzi e fuori

Enrico Ceccarelli

«Il trasporto pubblico e, in particolare, il trasporto dedicato agli studenti – dichiara Enrico Ceccarelli, imprenditore del trasporto persone e dirigente di CNA Fita Umbria – non rappresentano un pericolo a prescindere perché come operatori mettiamo già in atto tutte le procedure necessarie a ridurre al minimo le possibilità di un contagio. A ciò si unisce il piano di potenziamento delle corse che la Regione dovrà garantire, anche attraverso l’impiego di mezzi messi a disposizione dalle imprese private, con questo portando anche una boccata di ossigeno a un settore dell’economia ormai allo stremo. Tuttavia c’è ancora un anello mancante, ed è quello dell’opportuna introduzione di personale presso i punti di raccolta e di attesa dei mezzi da parte degli utenti, soprattutto studenti, per controllare il rispetto del distanziamento, l’uso dei dispositivi di protezione individuali e indirizzare i flussi verso i diversi mezzi in arrivo. Si tratta di una misura che noi abbiamo invocato sin dall’agosto dell’anno scorso, quando si discuteva della riorganizzazione del servizio di trasporto, sapendo tutti molto bene che proprio il trasporto si sarebbe rivelato il nodo critico della ripresa della scuola. Allora nessuno ci aveva dato ascolto, con i risultati che sappiamo. Vediamo se stavolta sarà quella buona onde evitare il rischio di tornare a una nuova serrata delle scuole di secondo grado. Il 25 gennaio è dietro l’angolo ci attendiamo risposte in merito entro la settimana».

Corsa contro il tempo per riaprire le scuole | umbriaON

Melasecche: «Tutto previsto dal piano»

L’assessore Melasecche

«Basta leggere il piano concordato con il prefetto in cui è scritto che le società cui viene accordato un importo pro autobus devono provvedere anche al controllo del distanziamento interno – replica l’assessore ai trasporti Enrico Melasecche – non è che possiamo pensarci noi». Ciò vale per l’interno dei bus. L’approccio è diverso invece per i controlli esterni ai mezzi: «Per quanto riguarda il distanziamento esterno non è che possiamo incaricare società private a controllare il suolo pubblico: c’è già un accordo prefettizio, peraltro già comunicato nelle ultime settimane, nell’ambito del quale le forze dell’ordine e le polizie municipale, supportati per quanto possibile dalla protezione civile, faranno controlli nelle postazioni e nelle fermate più vicino agli istituti dove Busitalia vi ha segnalato che ci potrebbero essere maggiori assembramenti. Tuttavia ribadiamo che con queste percentuali (riempimento 50% e in presenza 50%) non credo che ci saranno particolari problemi».

Vaccinare gli operatori dei trasporti

«Con l’inizio in tutto il mondo delle campagne di vaccinazione contro il Covid-19 – auspica ancora Ceccarelli – sarebbe opportuno che tutti gli operatori che garantiscono il funzionamento della scuola italiana, dal personale scolastico a quello del trasporto persone, siano inclusi tra le categorie da sottoporre in via prioritaria alla somministrazione dei vaccini. Una volta assicurata la vaccinazione delle categorie sottoposte a massimo rischio, proseguire tempestivamente con il personale del settore trasporto costituirebbe un ulteriore tassello a garanzia dell’intero sistema del trasporto pubblico locale e della sua sicurezza, oltre che un’attenzione doverosa verso operatori che sono esposti più di altri al rischio di contagio e che garantiscono con la loro opera un servizio essenziale».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli