Corsa contro il tempo per riaprire le scuole

Il Cts regionale darà una risposta ufficiale venerdì ma, salvo clamorosi dietrofront, lunedì superiori 50%. Farmacie aperte anche domenica: già 16 i positivi dallo screening. Attesa ordinanza restrittiva

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di P.C.

Lunedì in Umbria finalmente tornano in classe gli studenti delle superiori. Questo è l’indirizzo politico, che difficilmente sarà messo in discussione dalle ultime relazioni del comitato tecnico scientifico. Intanto, in tutta la regione, si moltiplicano le proteste di studenti, professori e genitori.

Cosa accadrà

Salvo imprevisti si va verso il rientro in classe al 50% delle superiori, come previsto dalla norma nazionale e a seguito dello screening (gratuito per studenti e personale scolastico) finanziato dalla regione con un milione di euro, grazie all’accordo con le farmacie avviato già nei giorni scorsi. È questa la principale novità rispetto a due settimane fa. Evidentemente quella dirimente rispetto alla decisione. Visto che i dati dei contagi sono grosso modo gli stessi (anzi, l’Umbria nel frattempo è passata da gialla ad arancione) e visto che già due settimane fa l’assessore Melasecche assicurava che il settore trasporti era pronto a farsi carico dell’impatto del rientro a scuola al 50%. Nonostante ciò, si è riusciti nel frattempo ad incrementare anche il trasposto pubblico, per un totale di 170 mezzi. Quindi non dovrebbero esserci sorprese.

Venerdì l’annuncio

Mercoledì c’è stata una giunta sul tema. Nella giornata di giovedì se ne doveva parlare al comitato tecnico scientifico, che però non ha avuto modo di affrontare la questione, dopo aver ricevuto il piano predisposto dalla Regione. Il responso arriverà venerdì mattina. Se tutto andrà come previsto, nel pomeriggio arriverà un’ordinanza regionale che confermerà l’apertura delle scuole superiori ma al tempo stesso inserirà un sistema di contrappesi, rendendo più ferree altre misure restrittive. Si teme infatti l’urto della terza ondata mentre ancora la seconda sembra non aver cominciato la risacca.

Il valore dei test

La dirigente dell’ufficio scolastico regionale Antonella Iunti ha già trasmesso alle scuole – studenti e docenti e personale non docente – la comunicazione della Regione, con il modulo di autocertificazione per il programma di testing, già cominciato presso le farmacie che hanno aderito. Per effettuare il test bisogna prima prenotarlo poi recarsi (se minorenne accompagnato da genitore o tutore o soggetto affidatario) presso la farmacia prenotata munito dell’autocertificazione, infine dopo il test si riceverà il responso nel giro di 10-15 minuti. In caso di positività, viene informato anche il medico di medicina generale per la prenotazione del tampone nasofaringeo. Nel frattempo l’interessato dovrà restare in isolamento domiciliare. Se anche il successivo tampone molecolare risulterà positivo l’interessato sarà seguito dal servizio di igiene e sanità pubblica. Alla nota è allegato il modulo di autocertificazione che ha spazi distinti per studenti della scuola.

Individuati già 16 positivi su 661 test gratuiti

Boom di prenotazioni nelle farmacie umbre aderenti all’iniziativa gratuita rivolta a studenti e corpo docente delle scuole secondarie di secondo grado in vista della riapertura prevista lunedì 25 gennaio: sono 661. Lo ha comunicato Federfarma Umbria, specificando che per smaltire la grande richiesta alcune farmacie resteranno aperte anche domenica 24 gennaio. In totale, sono stati effettuati 1029 test, considerando anche i privati cittadini, che possono svolgere il test a pagamento, senza ricetta medica ma con autocertificazione da presentare in farmacia.

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Anche la Cna per la riapertura: «Vaccinare studenti e docenti»

«Con l’inizio in tutto il mondo delle campagne di vaccinazione contro il Covid-19, sarebbe opportuno che tutti gli operatori che garantiscono il funzionamento della scuola italiana, dal personale scolastico a quello del trasporto persone, siano inclusi tra le categorie da sottoporre in via prioritaria alla somministrazione dei vaccini – dichiara Enrico Ceccarelli, imprenditore del trasporto persone e dirigente di Cna Fita Umbria. Una volta assicurata la vaccinazione delle categorie sottoposte a massimo rischio, proseguire tempestivamente con il personale del settore trasporto costituirebbe un ulteriore tassello a garanzia dell’intero sistema del trasporto pubblico locale e della sua sicurezza, oltre che un’attenzione doverosa verso operatori che sono esposti più di altri al rischio di contagio e che garantiscono con la loro opera un servizio essenziale». 

«Potenziate le corse, ma il personale?»

«Il trasporto pubblico e, in particolare, il trasporto dedicato agli studenti – va avanti Ceccarelli – non rappresentano un pericolo a prescindere perché come operatori mettiamo già in atto tutte le procedure necessarie a ridurre al minimo le possibilità di un contagio. A ciò si unisce il piano di potenziamento delle corse che la Regione dovrà garantire, anche attraverso l’impiego di mezzi messi a disposizione dalle imprese private, con questo portando anche una boccata di ossigeno a un settore dell’economia ormai allo stremo. Tuttavia c’è ancora un anello mancante, ed è quello dell’opportuna introduzione di personale presso i punti di raccolta e di attesa dei mezzi da parte degli utenti, soprattutto studenti, per controllare il rispetto del distanziamento, l’uso dei dispositivi di protezione individuali e indirizzare i flussi verso i diversi mezzi in arrivo. Si tratta di una misura che noi abbiamo invocato sin dall’agosto dell’anno scorso, quando si discuteva della riorganizzazione del servizio di trasporto, sapendo tutti molto bene che proprio il trasporto si sarebbe rivelato il nodo critico della ripresa della scuola. Allora nessuno ci aveva dato ascolto, con i risultati che sappiamo. Vediamo se stavolta sarà quella buona onde evitare il rischio di tornare a una nuova serrata delle scuole di secondo grado. Il 25 gennaio è dietro l’angolo – ricorda e conclude Ceccarelli – ci attendiamo risposte in merito entro la settimana».

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Contagi nelle scuole: la situazione

Al momento nella nostra regione ci sono 89 classi in isolamento; 1.927 contatti stretti in quarantena e 18 cluster individuati. I contagiati sono 115 tra alunni, insegnanti e personale Ata.  L’aggiornamento riguarda il lasso temporale fra il 7 e il 20 gennaio, dopo la riapertura postnatalizia. Lo scrive il Corriere. Particolarmente colpite le scuole elementari con 38 classi in isolamento, 759 contatti stretti in quarantena, sei cluster, 42 alunni positivi più 10 contagiati fra il personale. Nelle scuole medie si contano 31 classi isolate, 733 contatti stretti con divieto di uscire di casa, 10 focolai, 41 alunni positivi più quattro fra il personale. Le scuole per l’infanzia o materne fanno registrare 20 classi in isolamento, 435 contatti stretti isolati, due cluster, 12 alunni positivi più sei tra il personale. In Umbria si sono registrati in tutto 1.555 casi positivi in ambito scolastico, in isolamento fiduciario sono finite 1.236 classi per un totale di 27.639 soggetti tra alunni, docenti e personale Ata.

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