di Gianni Giardinieri
Cinque punti nelle ultime cinque partite. Sei su sei dal โLucarelli 2.0โ. Il ritorno del tecnico di Livorno, numeri alla mano, ha prodotto gli stessi effetti (finora), in termini di risultati, della gestione Andreazzoli, che aveva collezionato la stessa media di un punto a partita. Come a dire, cambia il direttore dโorchestra ma i musicisti restano gli stessi. E, verrebbe da dire, suonano sempre alla stessa maniera. Ripetendo uno spartito sempre uguale, fatto di inizi di gara sconcertanti (gol al primo minuto a Ferrara, gol al quarto minuto a Brescia), inframezzato da primi tempi inconcludenti, proseguito con riprese di gioco piรน apprezzabili ma poco concrete e complessiva gestione della gara farcita da imprecisioni tecniche, svagatezze sparse (rigore inutile di Cassata a Ferrara, libertร assoluta concessa a Jallow in quel di Brescia sul gol), incapacitร di approcciare il match con il sano agonismo che ogni sportivo professionista dovrebbe mettere nel suo lavoro.
Orizzonte Pisa
Se rimane esecrabile, ma comprensibile, โlโadagiarsi del lavoratoreโ (a qualunque categoria appartenga) dopo tanti anni di onorato servizio, meno accettabile รจ che questo atteggiamento possa scorgersi (ma magari ci sbagliamo noi, e ne saremmo felici) in chi fa dello sport professionistico il proprio, di lavoro. Perchรฉ tra i pro quasi sempre รจ lโagonismo e la voglia di vincere a fare la differenza. Domenica prossima la Ternana affronterร , al Liberati, il Pisa, in un match decisivo per avvicinare quantomeno la salvezza, in un campionato partito con ben altri obiettivi. In genere in questo tipo di gare i ragazzi di Lucarelli sono riusciti a โbattere un colpoโ, a tirar fuori il sano ardore di cui sopra. Del resto, come recitava Christian Bale in โBatman Beginsโ, ยซservono eventi drammatici per scuotere la gente dallโapatiaยป.