Sibilla sta bene: la lupa di Norcia torna in libertà dopo le cure

L’animale colpito da una grave forma di rogna, rilasciata in natura dal Parco dei Sibillini

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È tornata in libertà la lupa ‘Sibilla’, ritrovata il 3 ottobre scorso nei pressi di Norcia, a poco più di quattro mesi di età, in condizioni molto debilitate a causa di una grave forma di rogna. Giovedì il Parco nazionale dei Monti Sibillini ha infatti effettuato con successo l’intervento di rilascio in natura dell’animale, che ora – è l’augurio – potrà riadattarsi alla vita in natura e ricongiungersi alla sua famiglia, dalla quale è stata separata tutti questi mesi.

Il ricovero e le cure

Sibilla, che la malattia aveva reso completamente glabra, dopo il ritrovamento era stata subito trasferita presso l’Ospedale veterinario didattico dell’Università degli Studi di Perugia dall’Associazione WildUmbria per le prime cure. Dopo la sua stabilizzazione clinica era stata accolta nelle strutture dell’associazione stessa per le successive fasi di degenza. Una volta guarita, il 20 dicembre era stata trasferita presso il Centro di recupero degli animali selvatici (CRAS) di Castelsantangelo sul Nera, gestito dal Parco, in attesa di una ricrescita completa del suo pelo e di condizioni meteorologiche meno incerte per la liberazione.

La ripresa e il rilascio

«In questa struttura – spiegano dal Parco – è stato seguita osservandone le fasi di recupero fino al raggiungimento di condizioni fisiche idonee per aumentarne le chance per la sopravvivenza di vita in natura; nei giorni scorsi Sibilla mostrava, infatti, buone condizioni di salute con normali parametri nella mobilità e nel comportamento. La ricrescita del pelo era stata completata. Le attività di cura, gestione e alimentazione dell’animale, sia presso il centro di WildUmbria, sia presso il centro di Castelsantangelo sul Nera, si sono svolte prestando la massima attenzione a non mettere in atto interazioni con l’uomo tali da favorire comportamenti di imprinting o comunque confidenti». Il trasferimento di Sibilla è avvenuto mediante delicate operazioni di cattura con telenarcosi. Il luogo di rilascio è stato individuato in una valle nel territorio di Norcia, che presenta le caratteristiche ambientali idonee, presenza di boschi, prede naturali, radure e punti d’acqua e che, per i dati a nostra disposizione, ricade nel territorio di attività del suo gruppo familiare di origine. La lupa è dotato di radiocollare satellitare che consentirà di seguirne costantemente i movimenti.

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