Siccità, oltre al danno beffa per gli agricoltori

Umbria, l’assessore Cecchini: «La richiesta dello stato di calamità non permetterebbe di compensare i danni per perdite di produzioni. Chiesto ulteriore sostegno al Ministero»

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Al 31 luglio, in Umbria, si contano circa trecento segnalazioni per oltre quattro milioni di danni: è questa la rilevazione degli effetti della siccità sull’agricoltura. «Ma la richiesta dello stato di calamità in quanto tale, da parte della Regione dell’Umbria, non permetterebbe di compensare i danni agli agricoltori per perdite di produzioni. Questo perché la normativa attualmente in vigore (Legge 102/2004), prevede che gli agricoltori debbano essere assicurati per tali eventi ricevendo appositi aiuti per le assicurazioni, vietando esplicitamente la compensazione delle perdite di produzione», sostiene l’assessore regionale alle politiche agricole, Fernanda Cecchini.

Lettera al Ministero L’assessore interviene per fare chiarezza in merito alle voci che si rincorrono circa la richiesta di stato di calamità a fronte della perdurante siccità che sta affliggendo le produzioni agricole e le aziende umbre. «Questo periodo di siccità è però del tutto anomalo ed eccezionale, si associa alla crisi idrica che interessa tutta la Regione, viste anche le difficoltà del Bacino di Montedoglio di rilasciare quantitativi sufficienti e costanti di acqua e sta interessando pesantemente anche le Regioni già colpite dagli eventi sismici. Ritengo dunque che dovrebbe essere affrontato con norme apposite e anche in deroga rispetto alle attuali. Per questo ho inviato una lettera al ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina, così come hanno fatto anche altre regioni interessate, informandolo che stiamo effettuando la ricognizione dei danni ai fini della perimetrazione delle zone colpite. Mi risulta che il Governo si è mostrato sensibile alle nostre proposte e comunque, fin dai primi giorni di luglio, abbiamo attivato gli uffici regionali sul territorio e le organizzazioni professionali agricole per raccogliere le segnalazioni dei danni da parte delle aziende».

I danni Ad oggi, solo agli Uffici regionali del Broletto, sottolinea Fernanda Cecchini, «sono arrivate circa 150 segnalazioni per oltre 2 milioni di danni, si stima che altrettante segnalazioni siano arrivate agli uffici di zona». Le segnalazioni continueranno ad essere raccolte dagli Uffici territoriali delle ex-comunità montane e potranno essere presentate anche per le coltivazioni di olivi, vigneti, girasole, frutta, per le quali i danni potranno essere quantificati soltanto al momento della raccolta. «Saremo così pronti – conclude l’assessore – non appena le norme ce lo consentiranno, a fornire al Ministero la delimitazione delle aree danneggiate e quantificare il danno con un’apposita delibera di giunta e con il conseguente decreto della presidente».

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