Sindacati, Fiom vs Fim: «Basta numeri a caso»

Dai sindacati di categoria della Cgil, di Perugia e Terni, sferzante appunto ai colleghi

Condividi questo articolo su

della Fiom Cgil di Perugia e Terni

Fa davvero sorridere il tentativo della Fim Cisl dell’Umbria di auto incoronarsi primo sindacato della regione attraverso l’uso strumentale e distorto di dati parziali sugli iscritti e sui rinnovi delle Rsu in un ristretto nucleo di aziende della regione.

Se dovessimo elencare le fabbriche nelle quali la Fiom è primo, o, spesso, unico sindacato in Umbria, non basterebbe un intero articolo di giornale.

Inoltre, tra gli esempi – riportati dalla stampa – che dovrebbero testimoniare il primato della Fim, c’è la Oma, realtà nella quale la Fiom ha vinto nettamente le ultime elezioni per il rinnovo della Rsu. E molte altre aziende del ternano e del perugino, casualmente omesse dalla Fim, vedono la Fiom primo sindacato sia per iscritti che per voti nelle elezioni della Rsu.

Tanta confusione dunque, quando si potrebbe invece fare chiarezza sulla reale rappresentatività delle organizzazioni sindacali, attraverso una certificazione ufficiale che la Fiom Cgil chiede da tempo e sulla quale, al contrario, la Fim ha sempre traccheggiato e fatto resistenza.

Questa sì sarebbe un’operazione di trasparenza e verità nei confronti dei lavoratori che rappresentiamo, nella consapevolezza che a questi non importano le classifiche, ma piuttosto la credibilità e la qualità dell’azione sindacale che si mette in campo.

Infine, non possiamo non sottolineare come sia deludente constatare che un segretario generale di una grande categoria sindacale abbia bisogno di attaccare strumentalmente e sistematicamente la Fiom per costruire l’identità della propria organizzazione, anziché basarla su proposte, idee e contenuti propri.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli