Sisma: «Per gli sfollati aiuti garantiti»

Il sindaco di Magione Chiodini: «I fondi per gli aiuti ci sono e garantiamo ai nostri ospiti che continueremo a garantire la stessa assistenza che abbiamo riservato fino a ora»

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di L.P.

La terra continua a tremare e per i tanti che sono fuori casa da qualche mese è un nuovo tonfo al cuore. Oltre al freddo, al gelo e alla neve ora si deve fare i conti con i nuovi disagi che si sommano a quelli vecchi.

Mattarella a San Feliciano

Mattarella a San Feliciano

Gli aiuti Intanto, però, dal Trasimeno, arriva la buona notizia. «Non è vero che la Caritas non ha più fondi per aiutare gli ospiti delle strutture – spiega Paolo Cesarini, presidente della proloco di Magione – ci deve essere stato un malinteso, forse qualcuno degli ospiti non ha capito bene e ha mal interpretato un disguido che ha fatto sì che qualche bene arrivasse un po’ in ritardo». Si spendono tanto, anche a Magione, per fare sì che l’accoglienza sia garantita nel migliore dei modi e così,all’indomani dell’arrivo delle famiglie senza più una casa a Magione si è costituito un nucleo operativo di cui fa parte la Caritas, la proloco e l’amministrazione comunale che, nell’emergenza e ancora oggi, continua a fornire assistenza e aiuto alle popolazioni. «Lo ribadisco con orgoglio, non abbiamo fatto mancare mai nulla ai nostri ospiti e loro ci hanno sempre ringraziato per l’intenso lavoro, sempre volontario, con cui ci siamo dedicati all’assistenza. E’ venuto pure il Presidente Mattarella qui».

Il pranzo al Tre Isole

Il pranzo al Tre Isole

Fondi e donazioni «Noi come prologo gestiamo personalmente i fondi e le donazioni pro-terremoto che sono arrivate direttamente su un conto corrente dedicato. – spiega ancora Cesarini – Tutti i fondi, senza alcun tipo di intermediazione, vengono interamente devoluti a quelli che a noi piace chiamare ‘ospiti’, piuttosto che sfollati». Cibo, medicinali, latte, viveri di qualsiasi tipo ma anche vestiti, scarpe e coperte. «Da mesi cerchiamo di far fronte a qualsiasi tipo di richiesta, questa settimana installeremo lavatrici e asciugatrici in tutte le strutture», prosegue ancora Cesarini. Un fraintendimento, dunque, e una sciocchezza diventa un problema insormontabile. «I fondi ci sono, nessuno ha mai detto che stavano finendo – prosegue il presidente – capiamo i disagi di tutti ma bisogna anche essere pazienti e favorire la comunicazione».

Il sindaco Chiodini Tra i volontari, poi, c’è chi ha anche chiuso il proprio ufficio per più di dieci giorni per dedicarsi alla distribuzione di aiuti all’interno del palasport. «I fondi ci sono e continuano ad esserci – chiarisce anche il sindaco di Magione Giacomo Chiodini – e continueranno ad essere interamente destinati all’accoglienza delle popolazioni. Chiediamo solo un po’ di pazienza da parte dei nostri ospiti se può capitare qualche piccolo ritardo nella consegna. C’è un numero whatsapp dedicato – spiega – e cerchiamo di risolvere ogni problematica nel minor tempo possibile. Ma i soldi ci sono perché le donazioni sono state tante».

Gli ospiti I fondi, raccolti attraverso associazioni, cene di beneficenza, donazioni da parte di entri privati o pubblici vengono tutti impiegati per non far mancare nulla agli ospiti, 286 persone solo a Magione. «Si deve far fronte a tante tipologie di richieste ma abbiamo garantito che fino a maggio e, qualora dovesse prorogarsi questo stato, anche di più, ci occuperemo dell’accoglienza. I fondi non finiranno, ma anche qualora dovessero scarseggiare ci sono delle associazioni, sul territorio, che si sono già rese disponibili a fare fronte a tutte le esigenze, mentre per evitare ritardi burocratici facciamo ricorso direttamente ai fondi del Coc».

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