Spacciatori e clienti minorenni nelle scuole di Orvieto. Tre nei guai e l’indagine va avanti

Spaccio prima di entrare in classe e durante la ricreazione. Le indagini del commissariato di pubblica sicurezza

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Droga – hashish in particolare – venduta prima del suono della campanella o durante l’ora di ricreazione. A decine di studenti delle scuole superiori di Orvieto, quelle presenti nella zona di Ciconia. Gli agenti del commissariato di Orvieto, su delega della procura della Repubblica dei minorenni di Perugia – diretta da Flaminio Monteleone – hanno individuato i tre giovanissimi, due dei quali minori, che avrebbero rifornito con costanza tanti giovanissimi, pronti a comprare il ‘fumo’ a scuola. L’indagine – precisa l’autorità giudiziaria – non è affatto conclusa. Perché fra venditori e acquirenti, per giungere ad un’accurata ricostruzione dello smercio, c’è ancora da lavorare. Ma intanto il bilancio parla di un arresto e due denunce a piede libero.

Quadro preoccupante

«L’indagine – spiega la questura di Terni in una nota – ha preso avvio dall’arresto, avvenuto lo scorso novembre, di uno studente di un liceo orvietano che a scuola, oltre ai libri, aveva portato anche una discreta quantità di hashish da spacciare. Il giovane era stato scoperto grazie ad un controllo improvviso, concordato con la direzione dell’istituto scolastico, effettuato dal personale del commissariato di pubblica sicurezza di Orvieto. In quell’occasione il cane poliziotto aveva la presenza di droga addosso ad uno studente, che era stato accompagnato da due agenti in borghese nei bagni della scuola e perquisito. Era stato trovato in possesso, oltre dell’hashish nascosto negli slip, anche di una discreta somma di denaro e di materiale per lo spaccio. Dopo quell’episodio, su delega del procuratore Flaminio Monteleone, il commissariato di pubblica sicurezza di Orvieto ha svolto una serie di accertamenti e indagini sull’attività e sulle frequentazioni dell’arrestato e della sua cerchia di conoscenti e ne è scaturito un quadro preoccupante».

Spacciatori e clienti minorenni

Secondo quanto ricostruito alla polizia di Stato, dall’indagine è sin qui emerso che «oltre allo studente arrestato, anche altri due giovanissimi si dedicavano allo spaccio di stupefacenti tra gli studenti delle scuole orvietane. Sono state decine, infatti, i giovani assuntori di hashish identificati dagli investigatori della squadra anticrimine, che hanno ammesso di aver acquistato la droga dai tre studenti spacciatori. Ulteriore elemento di preoccupazione – aggiunge la questura di Terni – è rappresentato dall’età dei giovani coinvolti a vario titolo, nella vicenda. Dei tre presunti spacciatori, due sono minorenni, così come molti degli acquirenti di hashish identificati dalla polizia nel corso delle indagini. Addirittura gli investigatori hanno accertato che uno dei tre venditori aveva iniziato l’attività di spaccio già a 14 anni. La droga, secondo quanto emerso dalle indagini e dagli interrogatori, veniva venduta in concomitanza con la frequenza scolastica e cioè prima di entrare in aula o anche durante gli intervalli delle lezioni, nei momenti, come la ricreazione in cui ovviamente, pur rimanendo all’interno del plesso scolastico, non è previsto il controllo dei docenti o del personale ausiliario».


Orvieto: il cane lo ‘fiuta’ a scuola e la polizia lo arresta. Minorenne aveva hashish e soldi

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