Spoleto, Frecciabianca e pendolari: polemica

Il Movimento 5 Stelle: «Si rischia di dividerli in quelli di serie A e di serie B»

Condividi questo articolo su

A Spoleto, accusa il M5S, Pd e Forza Italia «cavalcano la vicenda della fermata del Frecciabianca su cui è concentrata, legittimamente, una grande attenzione mediatica. Una battaglia che appoggiamo in pieno e sulla quale più volte ci siamo espressi, ma che rischia di far passare in secondo piano tutta una serie di problemi inerenti la rete regionale dei trasporti, il cui declino sta danneggiando da anni la città».

L’attacco Il sindaco Fabrizio Cardarelli e il vicesindaco Maria Elena Bececco, dicono dal M5S, «si stanno adoperando per ottenere la fermata del Frecciabianca, incontrando il viceministro dei trasporti Morando e partecipando a numerose iniziative con lo stesso scopo. Non vorremmo, però, che si creassero dei pendolari di serie A e di serie B».

Spoleto danneggiata «Mentre cerchiamo di ottenere la fermata del treno ‘Alta velocità’ – è l’affondo – la Regione sta smantellando l’intera rete regionale dei trasporti, e la città di Spoleto è di fatto la città più danneggiata dalla politica intrapresa dall’assessore Rometti, che vede il concentrarsi delle risorse finanziarie regionali sul cemento e il trasporto su gomma a tutto discapito dei servizi ferroviari».

Legambiente Il rapporto ‘Pendolaria 2014’ di Legambiente, dice il M5S di Spoleto, «parla chiaro: l’Umbria, insieme alla Calabria, ha sofferto più delle altre regioni per il taglio al numero dei treni deciso da Umbria Mobilità (-2,8%) che nonostante questo ha visto aumenti dei trasporti pari a +25%. Meno treni, meno intersezioni e cambi, 10 anni di lavori per un raddoppio ferroviario ancora non terminato: Spoleto è rimasta isolata all’interno della sua stessa regione».

I treni regionali Trenitalia, per i pendolari, «negli orari strategici prevede l’interruzione delle corse a Foligno, con cambi che raggiungono i 25 minuti di attesa e il tempo di percorrenza Perugia-Spoleto raggiunge anche 1 ora e 35 minuti. Lo smembramento della rete regionale ha anche riguardato la scelta di far arrivare i treni regionali e interregionali provenienti dalla regione Umbria ai binari Est della stazione di Roma Termini, binari posizionati a circa un km di distanza dai binari principali».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli