Sport a Terni, canoni idrici: ok dalla Regione per 800 mila euro

Chiusa la procedura dopo la bocciatura del primo tentativo. Divisione della posta per il polo nautico di Piediluco e la struttura di via del Centenario per il tiro con l’arco

Condividi questo articolo su

di S.F.

Questa volta tutto liscio ed iter chiuso. Ed ecco che per gli impianti sportivi del territorio – gestiti da federazioni nazionali – arrivano 800 mila euro legati alla concessione di contributi regionali per i canoni idrici: via libera per l’accertamento della cifra complessiva da mettere a disposizione il polo nautico D’Aloja di Piediluco e la struttura per il tiro con l’arco in via del Centenario. Festeggiano Fic e Fitarco.

Fondi canoni idrici Terni: 400 mila euro per Fitarco e Fic

Una gara di domenica (foto Artegiani – Fic)

400 mila euro a testa

Come noto la Regione aveva bocciato la prima istanza del Comune, dopodiché nuova procedura avviata ad agosto e percorso riavviato per ottenere i fondi regionali. La somma sarà divisa tra Fic e Fitarco: nel primo caso 400 mila euro saranno utilizzati per la costruzione di un nuovo edificio, nel secondo – stessa cifra – per l’adeguamento del campo di regata del centro nautico. Sui canoni idrici ci sono quattro ambiti di intervento: decoro urbano, realizzazione di grandi eventi/manifestazione storiche, manutezione ordinaria viabilità e manutenzione straordinaria, adeguamento e sviluppo di impianti sportivi di carattere nazionale. Il caso ternano è quest’ultimo.

Terni, fondi canoni idrici: Regione ‘boccia’ tentativo Comune

Ok dalla Regione. Il lotto funzionale

Il Comune aveva inviato la documentazione progettuale il 3 settembre e, a distanza di oltre un mese, è arrivato il via libera da palazzo Donini per l’assegnazione del contributo da 800 mila euro. Per chiudere il cerchio servirà poi la specifica variazione di bilancio. Partita canoni idrici – almeno in questo ambito – terminata in extremis per il 2021. «A questo proposito – le parole dell’assessore regionale Enrico Melasecche – la Regione ha pubblicato uno specifico avviso al quale ha partecipato unicamente il Comune di Terni che ha presentato due manifestazioni d’interesse. La prima per interventi di completamento per l’adeguamento del campo di regata per lo sport del canottaggio sul lago di Piediluco (1° lotto funzionale attuabile), finalizzato a ospitare i campionati e le manifestazioni internazionali, con richiesta di 400.000 euro e la seconda per interventi di adeguamento del campo federale di tiro con l’arco mediante costruzione del nuovo impianto sportivo (1° lotto funzionale attuabile), finalizzato a ospitare campionati e manifestazioni internazionali corredata della documentazione prevista dall’avviso regionale, con richiesta di 400 mila euro. La giunta regionale ha dunque approvato la destinazione della somma complessiva di 800mila euro, per l’anno 2021, al Comune di Terni e contemporaneamente anche lo schema di protocollo d’intesa tra la Regione Umbria ed il Comune di Terni per la realizzazione degli interventi proposti».

Filipponi (Pd): «Parte da lontano»

«Riteniamo positiva – il commento del capogruppo Pd – la definitiva assegnazione degli 800 mila euro relativi ai fondi per gli impianti sportivi derivanti dai cosiddetti canoni idrici 2021, suddivisi 400 mila euro ciascuno tra la federazione italiana canottaggio e la federazione italiana tiro con l’arco. Occorre però ricordare – il commento del capogruppo Pd Francesco Filipponi – come si è giunti a questa assegnazione di risorse partendo dalla bocciatura dello scorso agosto relativamente all’istruttoria relativa alla manifestazione d’interesse per l’impiego dei canoni idrici (parte destinata agli impianti sportivi) 2021, presso il centro federale di canottaggio, ritenuta allora non conforme dalla Regione Umbria rispetto a quanto disciplinato dalla legge regionale 12/2018 e successivi atti attuativi, a causa di requisiti errati previsti nel bando dall’amministrazione comunale di Terni. Il nostro gruppo consigliare aveva immediatamente reso note le incongruità presenti nel prima del comune di Terni per l’assegnazione delle risorse. Si è dovuto quindi in tempi strettissimi procedere con un nuovo avviso. Nonostante le critiche del passato ai canoni idrici da parte del centrodestra, ed in particolare per la parte destinata agli impianti sportivi per il trienni 2019 – 2021, oggi lo stesso schieramento, utilizzando gli stessi criteri e gli stessi importi a suo tempo contestati, fa notare la positività degli interventi, omettendo di ricordare che la legge è stata approvata nella precedente legislatura regionale dall’allora maggioranza di centrosinistra; è utile ancora ricordare che per l’annualità 2019 la Regione Umbria, unitamente al comune di Terni, aveva già individuato per un altro progetto rispetto a quello ora approvato definitivamente in questi giorni dopo la bocciatura di agosto, il centro federale di canottaggio come destinatario di 800 mila euro per l’adeguamento della struttura agli standard per le gare internazionali, anche ai fini della presentazione di eventuali candidature ai mondiali di canottaggio, previa condivisione dell’obiettivo con la Federazione stessa, con il Coni, con la Fondazione Carit, con l’azienda Erg e con il circolo canottieri di Piediluco. Le risorse individuate per il 2019 va precisato ancora una volta, per la riqualificazione del centro federale di canottaggio, sono andate in avanzo di bilancio regionale, a causa del ritardo con cui il comune di Terni ha firmato l’accordo con la Regione dell’Umbria, la federazione canottaggio e la Erg, e non sono successivamente state messe a disposizione dei comuni. Per l’annualità 2020 quindi si è reso necessario utilizzare nuove risorse, che sarebbero dovute essere utilizzate nel 2019, al fine di perseguire gli obiettivi contenuti nell’accordo per la riqualificazione del centro federale di canottaggio. Concludiamo ribadendo la positività della destinazione di 800 mila euro di risorse derivanti dai canoni idrici agli impianti sportivi sedi di federazione (ovvero quello del canottaggio e quello del tiro con l’arco), ricordando al contempo che la legge sui proventi legati ai canoni idrici ed i relativi criteri è stata approvata dal centrosinistra, quando il centrodestra – conclude – dell’epoca ne criticava i modi d’uso e gli importi, rimasti oggi invariati».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli