Sulla vicenda degli operai dell’autoparco comunale di Stroncone che timbravano – o si facevano timbrare – il cartellino, per poi assentarsi dal lavoro, la Cassazione conferma la propria linea: il Riesame ha operato correttamente, annullando l’ordinanza di custodia cautelare che aveva spedito sette di loro ai domiciliari.
La Suprema corte ha infatti respinto un altro dei ricorsi presentati dalla procura di Terni contro la decisione del Riesame – relativa in questo caso ad un operaio difeso dall’avvocato Massimo Proietti – ribadendo la direzione già assunta nelle scorse settimane. Intanto all’orizzonte ci sono le cause di lavoro intentate dai sei operai licenziati dall’amministrazione comunale: la battaglia legale, con l’impugnazione dei provvedimenti, è solo agli inizi.
