Suppletive, i socialisti: «Pd ha fatto tutto da solo»

Terni: il partito critica il metodo utilizzato dai democratici per individuare la candidata del centrosinistra Mascio al Senato. «Serviva più buon senso»

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Nel giorno della presentazione delle candidature per le suppletive relative al collegio uninominale Umbria due del Senato in programma l’8 marzo, il Partito Socialista Italiano interviene, in maniera critica nei confronti del Partito democratico in merito alla scelta della candida del centrosinistra, Maria Elisabetta Mascio.

VALERIA ALESSANDRINI IN CORSA

del Partito Socialista Italiano – Provincia di Terni

Pensavamo che la convocazione di un tavolo del centrosinistra e delle esperienze civiche presenti in tanti territori fosse stata ‘cosa buona e giusta’ anche alla luce della pesante sconfitta del centrosinistra alle elezioni regionali di tre mesi fa. Pensavamo inoltre che tutti i soggetti di questo tavolo potessero avanzare ipotesi su nomi da condividere, metodo questo che rappresenta il ‘minimo sindacale’ nei rapporti tra soggetti animati per lo più dalle stesse ragioni. Abbiamo seguito per settimane indiscrezioni sulla stampa di ipotesi riconducibili all’attuale sindaco di Narni.

SFIDA CON MARIA ELISABETTA MASCIO

Pensavamo che questo incontro, peraltro sollecitato più volte per le vie brevi, avvenisse in tempi ragionevoli, non certo 48 ore prima della presentazione delle candidature, per condividere un percorso, un programma ed una figura in cui tutti potevano ritrovarsi. Nulla di tutto ciò, il Pd ha scelto un ‘suo metodo tutto interno’ per individuare un ‘suo candidato’ per le suppletive del collegio senatoriale. Venerdì, infine, siamo stati invitati ad una riunione, insieme ad altri, dove il commissario on. Verini ci ha comunicato il nome individuato dal Pd e chiedendo addirittura la possibilità di utilizzazione dei simboli dei partiti.

Ovviamente nulla di personale verso la persona indicata che conosciamo e che è stata candidata alle ultime regionali nella lista del Pd non eletta ed alla quale va il nostro augurio per un buon risultato. È chiaro però che non possiamo accettare metodi che nulla hanno a che vedere con un minimo di buon senso. Ricordiamo al Pd, qualora se ne fosse dimenticato, che amministriamo insieme Comuni ed in altri siamo insieme all’opposizione ed il rispetto per queste esperienze passa da atteggiamenti assolutamente diversi da quelli adottati. Nei prossimi giorni convocheremo il direttivo provinciale per valutare questa situazione delle suppletive di collegio che con un ‘sistema maggioritario’ avrebbe dovuto consigliare, a chi nel Pd ha gestito questo passaggio, un comportamento doverosamente diverso nell’interesse più generale e soprattutto, riteniamo, nell’interesse di chi si candida.

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