Avevano l’ok per opere di sistemazione idraulica e ne hanno approfittato per tagliare anche dove non potevano. A finire nei guai tre società dopo la segnalazione dei cittadini riguardante il fiume Tevere a Torgiano (Perugia): in azione i carabinieri forestali di Perugia, contestati numerosi reati.
L’allarme e la violazione
I militari hanno svolto accertamenti dopo l’input ricevuto dalla cittadinanza e dal controllo è emerso «che una società di rilievo nazionale operante nel settore delle biomasse e delle energie rinnovabili aveva effettuato tale intervento in forza di un nulla osta ai fini idraulici rilasciato da Regione Umbria per l’esecuzione di lavori di manutenzione ordinaria della sponda volte al ripristino del regolare deflusso delle acque». Qualcosa tuttavia non è andato come doveva: «L’intervento – spiegano i carabinieri – autorizzato consentiva il taglio selettivo della vegetazione arborea e erbacea radicata lungo un tratto del fiume lungo di circa 800 metri per una fascia di larghezza di 10 metri dalla sponda. Dalle indagini è emerso che erano stati abbattuti alberi per una fascia superiore a quella autorizzata ed era stata interessata dai lavori anche un’area boscata, il tutto in totale violazione alle normative idraulico forestale ed ambientale di riferimento».
La motivazione e le denunce
Tutto ciò – sottolineano la forestalae – per ottenere presumibilmente un «più alto profitto abbattendo le piante di maggiori dimensioni e più facili da tagliere, tralasciando invece gran parte di quelle che costituivano pericolo per il regolare deflusso delle acque». Accertato infine che la commercializzazione del legno è stata effettuata in violazione della normativa comunitaria. Sono stati denunciati i rappresentanti legali delle società interessate per danneggiamento di piante, taglio di bosco eseguito in difformità di autorizzazione e mancato rispetto delle prescrizioni delle opere di sistemazione idraulica.