Tangenti alla Marina, un arresto a Narni

Una raffica di misure cautelari per un presunto giro di mazzette in Puglia: tra le persone finite in carcere anche un imprenditore narnese

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Tutto avrebbe avuto inizio – a scriverlo è il quotidiano on line Metropolis – il 15 settembre scorso, quando il capitano di vascello Giovanni Di Guardo venne arrestato in flagranza mentre riceveva 2.500 euro in contanti dal suo presunto corruttore, l’imprenditore Vincenzo Pastore, sindaco di Roccaforzata (Ta) e presidente della cooperativa Teoma.

La tangente Quei soldi sarebbero stati un acconto, secondo l’accusa, di una maxitangente di quasi 200 mila euro per l’aggiudicazione di un appalto – non ancora assegnato – di 11 milioni e 300 mila euro per il servizio di pulizie e sanificazione nelle basi di Taranto e Napoli. In carcere era finita anche la tenente di vascello Francesca Mola, collaboratrice di Di Guardo e responsabile dell’ufficio contratti della base di Maricommi (Taranto) della Marina militare italiana.

Gli arresti Ora un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Taranto Valeria Ingenito su richiesta del pm inquirente Maurizio Carbone, coinvolgerebbe anche un imprenditore narnese – P.M. che sarebbe stato arrestato – oltre ad altri soggetti che, a vario titolo, sarebbero coinvolti nel giro di tangenti.

Seguono aggiornamenti

 

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