di B.L. (lettera firmata)
Nel mese di maggio ho ricevuto da Asm Terni S.p.A. una raccomandata avente per oggetto ‘Sollecito pagamento tassa rifiuti (TARI)’. La richiesta, formulata nell’oggetto con sibillina perentorietà, non mi riguardava in quanto il pagamento era stato regolarmente effettuato, come ho potuto dimostrare esibendo la ricevuta che avevo conservato.
Poiché non è dato per scontato che tutti gli utenti destinatari di tali solleciti siano stati inadempienti, sarebbe stato più appropriato scrivere nell’oggetto ‘Riscontro o verifica pagamento tassa rifiuti (TARI)’. Temo, purtroppo, di non essere stata l’unico caso. A tale proposito sarebbe utile sapere quanti degli altri utenti ‘sollecitati al pagamento’ com’è successo a me, sono riusciti a dimostrare di essere in regola con il pagamento, perché se i casi fossero un numero statisticamente significativo, allora sarebbe grave.
Ho scritto al direttore generale di Asm Terni S.p.A. in qualità di mandatario del RTI costituito da Asm e CNS, chiedendogli di essere informata, come parte interessata, sulle cause che hanno determinato la discordanza oggetto della richiesta. Tenuto conto, tra l’altro, che il pagamento era stato effettuato con il modello F24, documento tracciabile nella contabilità aziendale e, nella fattispecie, importo contabilizzato e rintracciabile nel bilancio annuale.
Tale richiesta, così com’era stata formulata, aveva generato in me una gratuita apprensione, nonché lo scomodo e una perdita di tempo alla persona a cui mi sono dovuta rivolgere sia per il ritiro della raccomandata che per l’inoltro della ricevuta di pagamento agli uffici preposti poiché, come persona anziana, con problemi di deambulazione, non ho potuto fare diversamente. Ho concluso la sopra citata richiesta come segue: ‘Nonostante la richiesta fosse edulcorata da scuse e ringraziamenti nei confronti di chi aveva già pagato, accoglierò le stesse solo se riceverò in tempi brevi chiarimenti esaustivi e convincenti’. A tutt’oggi non ho ricevuto alcun riscontro.