TDM Umbria: «Ripartenza chirurgia, la Regione spieghi»

Il Tribunale per i diritti del malato chiede di sapere cosa si sta facendo per ripristinare i servizi nelle due aziende ospedaliere

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In una lettera aperta indirizzata all’assessore regionale alla salute Luca Coletto e al direttore della sanità dell’Umbria Massimo Braganti, il Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva Umbria ha chiesto di conoscere il piano di ripresa dell’attività chirurgica delle due aziende ospedaliere della regione. Attività che sembra essere ripresa in questi giorni ‘piano piano, senza fretta’, come è stato riferito ai rappresentanti della stessa associazione da un medico ospedaliero, al quale era stato richieste informazioni sui tempi di esecuzione di interventi chirurgici che appaiono indifferibili.

La richiesta

Nella lettera viene chiesto espressamente di conoscere il numero degli interventi da eseguire e i tempi di esecuzione. La nota prosegue sostenendo che «erroneamente si pensa che gli interventi chirurgici programmati possano essere dilazionati senza una scadenza precisa, senza alcun pericolo per la salute. Non è così – affermano dal Tribunale per i diritti del malato – perché arriva un momento in cui l’intervento chirurgico diventa urgente, non più rinviabile». I rappresentanti dell’associazione chiedono di avere «rassicurazioni su una ripresa importante proprio per guadagnare il tempo negato dalla pandemia e restituire la salute a chi è in attesa da tanto tempo di essere chiamato. Le vaccinazioni eseguite – viene aggiunto – non possono che accelerare un’attività improrogabile. Qualsiasi ulteriore ritardo costringerebbe i pazienti ad attivarsi per soluzioni fuori regione con evidenti disagi, ma anche con costi per la sanità regionale».

«Vaccinazioni, c’è confusione»

«Per quanto poi riguarda la vaccinazione – afferma Daniele Giocondi, coordinatore del Tribunale per i diritti del malato di Terni -, le istanze dei cittadini sono numerose e circostanziate. Una comunicazione contraddittoria a tutti i livelli induce le persone all’esasperazione. Mentre il commissario straordinario governativo Figliuolo annuncia un abbassamento dell’età vaccinabile a 40 anni, l’Umbria è ancora alle prese con la vaccinazione degli over 60-70. Raccogliamo decine di telefonate dalle quali si evince che il cittadino ha urgenza di chiarezza per percepire che si sta facendo tutto il possibile per la sua salute».

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