di S.F.

Ternana forza quattro, atto secondo. E in scioltezza, come era avvenuto a dicembre con il Como: al ‘Liberati’ crolla anche la Salernitana e per i rossoverdi c’è il massimo allungo stagionale sulla zona playout. Due gare di vantaggio – sei punti – sul quint’ultimo posto, stadio inespugnato da tre mesi e, per la gioia – forse – di Simone Longarini, la zona playoff più vicina rispetto alle parti basse della classifica. Un sabato trionfale per le ‘Fere’ e Roberto Breda che, da allenatore, si conferma ‘bestia nera’ dei campani: due match disputati con altrettante vittorie, sei reti fatte e nessuno subito. Vincente la scelta del veneto di puntare su Fabio Ceravolo da riferimento offensivo centrale.
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Coincidenza? La chiave tattica studiata dal trevigiano è stata chiara – e ben attuata – fin dalle prime battute: cercare l’uno contro uno di Ceravolo per vie centrale e giocare sulla profondità, cercando ai approfittare di un Manolo Pestrin fuori posizione e non abituato a gestire la linea difensiva. Niente di più facile: il 37enne romano, già limitato da una certa lentezza per poter giostrare in un ruolo del genere, ha sbagliato movimenti e letture senza sosta tenendo in gioco il locrese ad ogni tentativo di scatto verso Terracciano. Meno ghirigori e tocchi, più verticalizzazioni e retroguardia campana in tilt: lesti Furlan e il numero 9 delle ‘Fere’ a mettere subito in cassaforte la partita con cinismo. 4-2-3-1 e l’avanti calabrese punta centrale: delle quattro marcature realizzate, tre sono arrivate – Novara e Salernitana nel girone d’andata – con questa soluzione tattica. Difficile pensare che sia una casualità.

Mobilità offensiva Quattro brevilinei – o comunque rapidi – in grado di ribaltare velocemente l’azione e, nel caso di Janse e Furlan, anche con buone tempistiche d’inserimento con e senza palla in area di rigore: una Ternana trasformata, quantomeno nel match con i granata, nella fluidità della manovra offensiva. Vuoi per la giornata storta – eufemismo – del terzetto difensivo di Menichini nel primo tempo e vuoi per un Federico Furlan di nuovo ai massimi livelli (2 gol e 1 assist nel girone di ritorno), le ‘Fere’ hanno dato l’impressione di poter affondare a piacimento, come raramente accaduto in stagione. A completare il quadro la 7° marcatura stagionale di Falletti – terza gara della stagione con gol e ‘rifinitura’ vincente – e la 1° realizzazione ufficiale (alla 75° presenza) in rossoverde di Biagio Meccariello: fortunatamente nessuna conseguenza per l’uruguaiano sul folle tackle di Gabionetta a inizio ripresa, con il brasiliano espulso da Pezzuto a cinque minuti dal suo ingresso in campo. ‘Fere’ di fatto in sofferenza solo in apertura di incontro, con la Salernitana in pressing offensivo e capace di chiudere nella propria metà campo l’undici di Breda.

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Difesa super Una certezza, González, e due partner diversi, Valjent e Meccariello, il risultato non cambia. Grazie anche all’apporto di Mazzoni (impeccabile sabato su Donnarumma e Oikonomidis), la Ternana dal 28 novembre ha incassato appena due reti nelle sfide casalinghe: quelle di Rigione e Stanco, l’unica subita su azione negli ultimi 560 minuti di gioco. Un cambio di passo offensivo e soprattutto difensivo dunque per i rossoverdi dopo quel pessimo trittico con Perugia, Avellino e Virtus Entella che fece ‘scattare’ Simone Longarini.
La scelta vincente «Una mossa tattica – spiega Ceravolo – che avevamo provato tutta la settimana: le giocate erano prevalentemente in profondità e abbiamo trovato efficacia, riuscendo a creare spesso la superiorità numerica. Siamo contenti perché oggi abbiamo fatto bene sotto qualsiasi punto di vista ed è un bel risultato, ci fa stare sereni».
Scontro diretto vinto «Fisicamente sto bene grazie al lavoro specifico fatto durante il periodo di degenza. Nel secondo tempo c’è stato un normale calo fisico, avevamo dato tanto: abbiamo concesso qualcosina di troppo, lavoreremo – conclude l’attaccante rossoverde – su questo. L’importante era vincere».

Gol e difesa Nell’ottobre 2011 – Andria Bat-Prato 1-0 – l’ultima realizzazione. Non segnava da oltre quattro anni Meccariello e sabato, a coronare una buona prestazione, il gol del momentaneo 3-0: «Una soddisfazione importante per me, negli ultimi tempi ci ero andato vicino. Ho scelto – specifica poi sull’azione – una traiettoria diversa, ho deciso di fare il giro largo sul cross di Furlan e il gol ha premiato la mia intenzione. Con Alejandro ci intendiamo bene: si cerca di capire le caratteristiche del compagno e limare i movimenti difesi. Mi fa piacere», conclude il 24enne rossoverde.

‘Nuovo’ calendario Da scontri salvezza a sfide a formazioni di media-alta classifica. Per la Ternana, a partire dalla trasferta di Novara in programma nella 27° giornata, via a quattordici giorni forse decisivi per il raggiungimento di una salvezza non così travagliata come nelle recenti stagioni: dopo i piemontesi ci saranno i match in rapida successione con Spezia, Bari – infrasettimanale – e Perugia, a novantasei ore dalla partita in Puglia. Toccare quota 39-40 punti al termine di questo mini ciclo sarebbe più che un’ipoteca al mantenimento della categoria: d’altronde per Breda si tratta ‘solo’ di mantenere la buona media ottenuta finora. Per farlo però occorre iniziare a far girare i motori anche fuori dalle mura amiche, perché in casa il tecnico trevigiano è riuscito a mettere in fila una serie che mancava dal gennaio 2012 in generale (Lega Pro) e dal 2004 nella serie cadetta. Chapeau.