Ternana Futsal: «A Falconara minacciati»

Duro comunicato della società di Raffaele Basile in merito al trattamento ricevuto in terra marchigiana da parte di qualche «pseudo tifoso» di casa

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Non c’è proprio pace per la Ternana Futsal. A livello puramente sportivo le ragazze di Shindler – qualificazioni aritmetiche alla ‘final eight’ di Coppa Italia e raggruppamento ‘gold’ ottenute con tre giornate da disputare – divertono e vincono, fuori dal campo i problemi continuano. La società rossoverde denuncia infatti, tramite un comunicato ufficiale, il trattamento ricevuto al palaBadiali di Falconara Marittima.

Raffaele Basile

Raffaele Basile

Insulti, fischi, lancio di oggetti e minacce «La Ternana Femminile – si legge – ringrazia i propri tifosi che in un centinaio hanno affrontato la trasferta di ieri recandosi a Falconara Marittima per sostenere le ragazze in nome dell’attaccamento alla maglia e alla squadra. Scriviamo per rammaricarci e tutelare, a nome dell’intero corpo dirigenziale, proprio i nostri tifosi e le nostre ragazze. Gli insulti, i fischi, il lancio di oggetti in campo e le minacce da parte di alcuni individui che si sono professati ‘tifosi’ del Falconara non sono assolutamente accettabili visto che i rapporti tra le due tifoserie erano inesistenti e che le due società sono state sempre in ottimi rapporti da anni».

Rammarico Il comunicato prosegue: «Tra la maggior parte dei tanti tifosi che erano presenti al palazzetto, vi erano atleti tesserati delle giovanili della squadra marchigiana (riconoscibili da una vistosa felpa grigia) che. ad onore del vero. hanno solo fischiato ogni qual volta le avversarie avessero la palla tra i piedi. La nostra tifoseria, pur essendo numerosa e formata da gruppi ufficiali, ha tenuto la calma e in più casi ha invitato insieme ai dirigenti della società Falconara a calmare la situazione e soprattutto a tenere un comportamento in linea con l’ambiente».

Commissari e comportamenti La Ternana denuncia anche una disparità di giudizio: «Ci rammarica il fatto che quando accadono certe situazioni non vi siano né zelanti commissari di campo, né commissari della procura federale, né tanto meno forze dell’ordine al contrario di quello che accade a Terni quando per molto meno si attribuiscono multe e squalifiche del campo. Nessuno, in primis il presidente Raffaele Basile, si è mai tirato indietro di fronte ad assunzioni di responsabilità in caso di comportamenti poco corretti della propria tifoseria o del proprio corpo dirigenziale, allo stesso tempo quindi è inaccettabile che da altri parti venga permesso di tutto con la totale assenza di chi di dovere». Il riferimento, più che chiaro, è ai fatti relativi al match con l’Isolotto Firenze.

Piccoli tifosi sugli spalti del DiVittorio (foto Pagliaricci)

Piccoli tifosi sugli spalti del DiVittorio (foto Pagliaricci)

Uguaglianza e rispetto «Inoltre non si capisce – la critica – perché a fine primo tempo e a fine partita (ancora con arbitri e squadre sul terreno di gioco) sia entrato chiunque quando al palaDiVittorio addirittura è stato sanzionato in una gara l’ingresso in campo del servizio d’ordine societario. Chiediamo rispetto e uguaglianza di trattamento prima che tutto diventi una ‘farsa’ non ammissibile per chi ha fatto crescere davvero il nostro sport. Ringraziamo, infine, i nostri tifosi per la calma, la serenità e la mentalità che hanno conservato senza creare possibili tafferugli contro quattro pseudo ‘tifosi’ che forse, ci sentiamo di suggerire, è meglio allontanare dalla splendida realtà del Città di Falconara».

Il gruppo Anche il gruppo Ruggito Rossoverde ha parlato dello spiacevole evento tramite la pagina facebook: «Domenica – scrivono – è stata una giornata di totale festa, iniziata la mattina prima durante e dopo pranzo fino all’ingresso al palazzetto, accolti come non mai da quattro imbecilli che ci hanno insultato con parole e gesti da non commentare; devo ringraziare la mia tifoseria che non a reagito all’istigazione». Insomma, nel bene o nel male è sempre caos.

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