Ternana, un girone che lascia l’amaro in bocca

Per media punti è il 3° migliore degli ultimi 50 anni: meglio solo Toscano e Tobia. Vincono Bari, Reggina e Potenza, Fere 4° insieme al Monopoli. Bandecchi: «Non faremo mercato»

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Si può giudicare in modo negativo un girone d’andata da 1,947 media punti a partita? Tendenzialmente no, è difficile farlo. Perché vuol dire che di vittorie ce ne sono state molte: il 66% su 24 se nel computo rientra la coppa Italia, altrimenti il 57%. Il caso della Ternana 2019-2020 è particolare – se poi ci sono anche le ‘sparate’ mediatiche di Stefano Bandecchi lo è ancora di più – perché i rossoverdi non solo a dicembre dicono addio alla corsa al primo posto (poi tutto può accadere con 19 match a disposizione, però serve realismo al netto delle dichiarazioni), ma ‘girano’ al 4° posto a due lunghezze di distanza da Bari e Potenza. Il Monopoli va ko: 37 punti come le Fere, con vantaggio temporaneo nello scontro diretto. «Siao dei pirla e gli altri sono migliori. Non faremo mercato», commenta l’imprenditore livornese a Campo Aperto (Tef) – via messaggio – nella serata di domenica.

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La sfida con la Reggina

Il ruolino e la Reggina che ‘spegne’

In un contesto normale mettere in cascina 37 punti in 19 giornate sarebbe più che positivo. Ed in parte lo è, in effetti, peccato che a ‘smorzare’ il tutto sia la straordinaria stagione della Reggina (pronta a battere il record del Cittadella per vittorie consecutive in C) ed il motivo è semplice: se si sfiorano i 2 punti di media a gara, ma la principale contender ti stacca di 12 lunghezze (l’affermazione sul campo della Sicula Leonzio è giunta al 95′) a dicembre è assodato che non si possa esultare granché. D’altronde la società nell’ultimo mese ha ribadito che l’obiettivo è tornare in B: vista la situazione si dovrà cercare di ottenere il massimo piazzamento – e non snobbare la coppa Italia, la Ternana è la favorita insieme al Vicenza – per centrare la qualificazione immediata alla fase nazionale. La maggioranza della tifoseria è soddisfatta del lavoro svolto dalle Fere e da Fabio Gallo, tuttavia c’è chi fa presente che un vero e proprio cambio di passo non c’è mai stato: focus in particolar modo sulla difesa perennemente bucata anche con retroguardia schierata, l’attacco che crea senza essere incisivo come dovrebbe e rimonte incassate dal vantaggio iniziale. Vedremo Bandecchi se ed in che modo vorrà risolvere i problemi strutturali con il mercato invernale. Lapalissiano che ci siano (trequartista e punta su tutti). Il lavoro non mancherà per il direttore sportivo Luca Leone, magari anche in uscita: complicato ipotizzare che Antony Iannarilli possa accettare – sabato sera 10° panchina di fila in campionato, alternati Tozzo e Marcone – di proseguire in questo modo. Certo, a sentire le parole odierne del presidente di via della Bardesca pare che l’intenzione non sia questa.

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Ferrante top scorer

Il confronto con il passato

A certificare il fatto che la prima parte di annata rossoverde – escludendo la coppa, dove Defendi e compagni hanno ottenuto un 5/5 e la qualificazione in semifinale – sia stata più che discreta è la comparazione con ciò che avvenne in passato. Da quando i rossoverdi si sono spostati al ‘Liberati’, si tratta del 3° miglior girone di andata: a far meglio furono la Ternana di Domenico Toscano nel 2011-2012 (media 2,17, 37 punti in 17 incontri) e i ragazzi guidati da Claudio Tobia in C2 1988-1989 (35 in 17, contando le vittorie con 3 punti). Luigi Delneri? In entrambi i campionati (dal 1996 al 1998, doppia promozione) il bottino fu di 33 punti in 17 sfide (1.941). Corrado Viciani (1971-1972) chiuse con un 36/19 (1.89), più bassi Enzo Riccomini nel 1973-1974 (29/19) e Roberto Clagluna nel 1991-1992 (27 in 17). C’è poi il campionato 2003-2004 in B con Mario Beretta (44 in 23, media 1,91). Nell’epoca pre Liberati da segnalare invece le performance del 1967-1968 (37 in 18, sopra i 2 punti) e 1963-1964 (34 in 17). Record assoluto – sia in tornei professionistiche dilettantistici – di Oreste Cioni nel 1953-1954 (32 in 13 con un super 2,46).

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Il dato difensivo che inchioda

Tra i dati negativi che hanno inciso in misura maggiore c’è di certo quello legato alle prestazioni difensive. Sperare di vincere un campionato con appena tre gare a porta inviolate su diciannove è impensabile, specie se il pacchetto d’attacco spreca innumerevoli occasioni da gol: in tal senso le uniche ad aver fatto peggio della Ternana nell’intera serie C sono Viterbese, Rimini, Ravenna, Picerno (2), Sicula Leonzio, Paganese, Rieti e Olbia (1 match senza subire marcature). Record positivo per Potenza e Monza con 12, poi Vicenza e Padova con 10.

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L’attacco che non bilancia

A questo va combinato l’altro dato, i gol segnati – impressionante la quantità di calci d’angolo e punizioni non sfruttati – dalle Fere. La formazione di Gallo ha terminato il girone d’andata con 27 realizzazioni e una media di 1,42: per ora, in attesa che anche le altre squadre della terza divisione italiana giochino nel pomeriggio, è il 19° score della serie C. Chi c’è in pole? La Reggina con oltre 2,20, poi spiccano Monza, Vibonese e Reggio Audace. Meglio anche Monopoli e Bari, dietro invece il Potenza (1,28). Quest’ultima compensa con altro, come descritto sopra.

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