di S.F.
Palla a Toscano, la squadra è forte e ora spetta a lui. Questo in soldoni il messaggio di Simone Longarini nella nota apparsa nel tardo pomeriggio di mercoledì sul portale ufficiale delle ‘Fere’: al termine della sessione del mercato ecco il suo giudizio.
Il mercato Via Cozzella, dentro Acri. Poi quindici innesti per il tecnico reggino – Janse il primo dopo il 4 agosto, Zanon l’ultimo -, molti dei quali di ottimo valore per la serie B: «Siamo pienamente soddisfatti – l’opinione di uno dei figli del ‘patron’ – di come si è operato in sede di calcio mercato: certi di aver allestito una rosa molto eterogenea, coperta in ogni reparto e con ottime alternative a quelli che, sulla carta, possono essere i calciatori titolari».
Tocca a Toscano Poi Longarini passa la ‘responsabilità’ all’allenatore rossoverde: «Ora spetta alle mani sapienti del mister e dei suoi collaboratori far sì che questo gruppo possa raggiungere gli importanti obiettivi che ci siamo prefissati e che la tifoseria merita». Non è indicato nel dettaglio, ma la sensazione è che Longarini non alluda ad una lotta costante per salvezza.
Pezza al ritardo Il mercato rossoverde si è sviluppato in appena quattro settimane, a causa del ‘muro’ – smentito più volte da Longarini, seppur i fatti abbiano poi indicato altro – creatosi fin da giugno tra Vittorio Cozzella e la proprietà. E che ha portato di recente Longarini a piazzare lo scudo: «Abbiamo lavorato ininterrottamente per poter recuperare il terreno perduto nella fase iniziale, dove eravamo impegnati, nostro malgrado, a far fronte alle problematiche che tutti voi conoscete. Teniamo molto alle sorti della Ternana, e per questa ragione abbiamo sostenuto degli sforzi notevoli al fine di rendere la rosa altamente competitiva ed in grado di dare grandi soddisfazioni alla piazza». Insomma, palla a Toscano. Nessun messaggio – né cenno di presenza -, al momento, del presidente rossoverde Giuseppe Matteo Masoni.
Il rinvio Intanto la LNPB ha deciso di rinviare il match della prima giornata tra Ascoli e Virtus Entella, le due società ripescate al posto di Catania e Teramo dopo le sentenze d’appello sulle inchieste ‘I treni del gol’ e ‘Dirty soccer’. Alla base della scelta ci sono le tempistiche concesse per l’espletamento delle procedure per l’ammissione al campionato.
