Longarini: «Ritardo? Non colpa nostra»

Ternana, il figlio del ‘patron’ difende la proprietà: «Mercato lento non imputabile a noi. Vogliamo che Avenatti resti»

Condividi questo articolo su

di S.F.

Ternana fuori dalla coppa Italia e con rosa ancora – largamente – incompleta. Non tanto dal punto di vista numerico, ma di giocatori già pronti per la serie B e d’esperienza: e allora ecco che torna a parlare Simone Longarini, uno dei figli del ‘patron’ Edoardo. Che difende l’operato della proprietà in merito al mercato quasi esclusivamente ‘giovanile’ e la lentezza con il quale si sono concluse le trattative.

La ‘Tim Cup’ Niente ‘Meazza’ né derby con il Perugia, una grande occasione persa: «Sono molto dispiaciuto per l’uscita anticipata. La squadra ha retto bene il confronto e non ha affatto demeritato, nonostante non sia  stata schierata la formazione migliore». Si passa poi al mercato, uno dei fattori che ha portato all’eliminazione. Longarini lo sa.

Felipe Avenatti

Felipe Avenatti

Ritardo e giovani E il figlio del ‘patron’ afferma allora che «purtroppo, come tutti sanno, siamo partiti con notevole ritardo non imputabile alla proprietà che, come è riuscita a risolvere le problematiche in essere, si è subito messa in moto per allestire un organico competitivo. Infatti, in pochi giorni sono arrivati giovani di grande prospettiva assicurandosi per gli stessi, la possibilità di riscattarli e di costruire su di essi la Ternana del futuro». Colpa di Vittorio Cozzella dunque, licenziato da poco più di dieci giorni? Longarini non lo cita, ma magari il pensiero – in parte – è rivolto a lui.

I giocatori d’esperienza «Stiamo lavorando – continua la nota sul portale ufficiale delle ‘Fere’ – già da alcuni giorni per mettere a disposizione del gruppo quei giocatori di esperienza capaci di far crescere il maggior numero di giovani possibile». Niente più appelli alla pazienza, anche perché ora è realmente tempo di stringere visto che alla fine del mercato mancano due settimane.

La volontà Toscano ha chiarito la sua posizione, ora tocca alla società. Posizione ferma quella di Longarini su Felipe Avenatti: «Contrariamente alle dichiarazioni lette in questi ultimi giorni, vorrei una volta per tutte sottolineare che la società, con l’entourage del giocatore, sta lavorando per trattenerlo in rossoverde convinta che un ulteriore anno in Umbria, in un ambiente dove tutti lo stimano e lo apprezzano, gli permetterebbe di maturare definitivamente dal punto di vista tecnico e caratteriale». E allora l’agente del giocatore dovrà cambiare idea per concretizzare il desiderio di Simone Longarini.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli