di Gianni Giardinieri
‘Hors Catégorie’ è un termine che i francesi usano per descrivere una salita non classificabile nella scala ordinaria delle difficoltà, peraltro ben catalogata dall’Uci (Unione ciclistica internazionale). Di solito al Tour de France vengono inserite nelle tappe chiave, quelle che possono stravolgere la classifica generale. Sono salite durissime, impervie, non di rado con tratti in terra battuta. E sono ripide, ripidissime. Ecco, la Ternana affronta la possibilità di avere di nuovo Cicerelli in rossoverde come fosse una salita ‘Hors Catégorie’, perché i nodi da sciogliere sono tanti, di varia natura e coinvolgono più soggetti.
Andiamo per ordine: Emmanuele Cicerelli, reduce da una grande stagione in rossoverde, ha ancora un anno di contratto con il Catania (era arrivato in prestito). L’anno scorso il duo Foresti-Mammarella aveva imbastito un’operazione che prevedeva la compartecipazione al pagamento degli emolumenti al calciatore al 50% con la società etnea, con un diritto di riscatto in favore delle Fere ad una cifra che definiremmo ridicola. Ad una condizione: l’approdo in serie B della Ternana. In caso contrario, come tristemente avvenuto, non si sarebbe concretizzata tale possibilità.
La scelta fu dettata da una considerazione: in caso di un nuovo campionato in serie C la Ternana avrebbe dovuto sostenere un ingaggio, per la stagione 2025/2026, non più al 50%, ma per intero, al 100%. E parliamo di un ingaggio importante. Allora non era prevedibile, visti i trascorsi, l’esplosione del calciatore, per cui si ritenne di optare per un percorso prudente. Con la conquista del campionato l’ingaggio ‘pieno’ del calciatore sarebbe stato sostenibile. Con la permanenza in C no.
Oggi, dunque, in via della Bardesca possono cercare di riportare Cicerelli in rossoverde solo aprendo una trattativa ex-novo. Con un calciatore che, legittimamente, avendo fatto un ottimo campionato, vorrebbe il salto di categoria (magari anche due). E un adeguamento, con prolungamento, dello stipendio. Poi c’è il ‘terzo incomodo’, il Catania, che ne detiene il cartellino. Naturale che la società di Ross Pelligra (un imprenditore italo-australiano) voglia, in caso di cessione, capitalizzare al massimo, senza neppure escludere la decisione di tenere il calciatore, rigenerato e galvanizzato da un campionato condito da 19 gol e 6 assist (malino invece nei play off). Insomma, tante variabili, quasi tutte con soluzione legata al portafoglio.