Chiuse le indagini della procura e della questura di Pesaro e Urbino sugli incidenti accaduti in occasione della partita di calcio dello scorso 30 settembre fra Vis Pesaro e Ternana, disputata in terra marchigiana. Gli inquirenti hanno denunciato a piedi libero tre tifosi pesaresi di età compresa fra i 24 e i 26 anni, ritenuti fra i responsabili dell’aggressione ai danni dei supporter rossoverdi, consumatasi al termine del match.
L’agguato
Secondo la ricostruzione della polizia di Stato, un gruppo di ultrà pesaresi avrebbe organizzato un vero e proprio agguato ai danni di quattro tifosi ternani, attendendoli dove avevano parcheggiato la propria auto. I quattro ternani, una volta saliti a bordo per fare ritorno a casa, si rendevano conto dell’arrivo dei supporter marchigiani armati di aste di bandiera e bastoni. Rapidamente, riuscivano a ripartire alla volta di Terni, senza evitare però colpi di bastone e sassate alla carrozzeria del mezzo che riportava svariati danni.
I provvedimenti
Ai tre pesaresi vengono contestati i reati di violenza privata, tentate lesioni e danneggiamento, consumati in concorso con altre persone. Per tutti è scattato anche il Daspo, in un caso per tre anni con obbligo di firma presso la questura (un quarto d’ora prima dell’inizio ed un quarto d’ora prima del termine di ogni partita in casa o fuori casa della Vis Pesaro) e in due casi per cinque anni sempre con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Fumogeni
Le indagini della Digos hanno anche permesso di identificare altri tre tifosi della ‘Vis’ che accendevano fumogeni nella gara contro la Ternana e in altre successive. Anche nei loro confronti sono partite denunce e Daspo. Decisive, nel complesso, le immagini registrate dal sistema video interno dello stadio ‘Benelli.