Dieci mesi di reclusione con sospensione e non menzione della pena – riconosciute le attenuanti generiche -, oltre ai risarcimenti da stabilire in sede civile e anticipati da provvisionali per complessivi 12 mila euro nei confronti di due parti civili, ovvero i genitori di altrettante alunne. Questa la sentenza emessa lunedì dal tribunale di Terni in composizione monocratica – giudice Dorita Fratini – nei confronti di un’insegnante di sostegno ternana, impiegata – all’epoca dei fatti collocati fra il 2018 e il 2019 – presso una scuola elementare del territorio. La donna era accusata del reato di ‘abuso dei mezzi di correzione o di disciplina’ relativamente ad alcuni episodi che avevano visto coinvolte tre alunne che le erano state affidate. Secondo l’accusa l’insegnante avrebbe «adoperato nei confronti dei piccoli studenti un comportamento vessatorio, rivolgendo loro espressioni offensive e denigratorie che ne mortificavano la dignità e rimproverandoli». Nella fattispecie, avrebbe impedito ad un’alunna di appendere il proprio disegno insieme a quelli degli altri bambini, ripendendola in malo modo per non aver salutato e ordinandole di ‘stare zitta’. Avrebbe poi rimproverato di ‘lentezza’ un’altra piccola, affetta da disturbo dell’apprendimento, strappandole di mano la penna in modo piuttosto brusco. Di fronte ad alcuni compiti secondo lei non eseguiti, le avrebbe anche detto: «Non permetterti più di prendermi in giro». Accuse di essere lenta – «fai perdere tempo» – anche ad un’altra alunna da lei seguita. Fatti che, per gli inquirenti, oltre che gravati dalla tenera età e dalle condizioni di difficoltà degli alunni, erano sfociati in atteggiamenti più brutali: in almeno due occasioni li avrebbe afferrati per il bavero del grembiule, anche nel caso della piccola che non l’aveva salutata, per farla tornare in classe ed eseguire l’ordine. Dopo aver valutato le motivazioni della sentenza – 90 giorni per il deposito – è plausibile che la difesa della docente decida di impugnarla in appello. Sempre il tribunale di Terni, nei giorni scorsi aveva condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione un’altra insegnante, 54enne dell’Orvietano, operativa in un asilo di quel territorio: era accusata di maltrattamenti verso alcuni piccoli alunni.