Terni, scuola Carducci: proroga ‘scaduta’, lavori in chiusura

Intervento per l’adeguamento sismico non ancora ultimato: «Quasi tutto finito, in attesa dell’approvazione della perizia di variante»

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di S.F.

Gli studenti sono rientrati da due mesi – era il 14 settembre, seppur con l’edificio parzialmente a disposizione – nella struttura di via del Pellicano dopo tre anni e mezzo di trasferimenti all’Ipsia. Obiettivo centrato nonostante il Covid-19 ed i vari rinvii. Per il completamento dell’adeguamento sismico della scuola ‘Carducci’ si è in dirittura d’arrivo ma serve ancora del tempo: sabato è scaduta la proroga concessa dal Comune di Terni alla Saporito Garden di Melito di Napoli e c’è ancora qualcosa da sistemare.

14 SETTEMBRE, IL RIENTRO DEGLI STUDENTI DOPO TRE ANNI E MEZZO
28 GIUGNO 2019, PARTE L’ADEGUAMENTO SISMICO

La perizia di variante

Lo scorso 16 settembre la direzione lavori pubblici-manutenzioni di palazzo Spada aveva concesso una proroga – di mezzo il rapporto tra maggiori opere e la produzione media giornaliera contrattuale – fino a sabato su input del rappresentante legale della società campana: i giorni in più a disposizione non sono bastati per chiudere l’intervento. Il direttore dei lavori, l’architetto Luciano Elisei, spiega che «è quasi tutto finito, ma siamo in attesa dell’approvazione di una perizia di variante per degli aggiustamenti sopraggiunti nel corso del tempo». Il Covid giocoforza – lockdown di marzo – aveva bloccato la possibilità di proseguire con il cantiere.

LA VARIANTE DA 112 MILA EURO: TROVATE ANCHE FIBRE DI AMIANTO

Sei mesi in più

Considerando tutto l’adeguamento sismico sarà completato sei mesi dopo rispetto alla scadenza originaria – 365 giorni da fine giugno 2019 – fissata. La Saporito in particolar modo è entrata in azione per il rifacimento completo delle tinteggiature, il consolidamento dei solai in laterocemento con ricostruzione dei travetti ammalorati, il rifacimento dell’intonaco interno ed esterno e, in precedenza, la demolizione di alcune fondellature, rivestimenti e pavimenti. In estate inoltre fu dato il via libera ad una variante in corso d’0pera – trovate anche fibre di amianto – da 112 mila per lavori imprevisti ed imprevidibili.

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