Terni, San Carlo: svincolo e polemiche

Residenti sul piede di guerra: «Costretti a fare oltre cinque chilometri di strada per raggiungere la ‘borgata’ che sta a 50 metri»

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Cordolo nuovo, e già 'abbattuto'

Cordolo nuovo, e già ‘abbattuto’

Lo svincolo ‘incompreso’ di San Carlo – quello che, dopo i lavori, gli automobilisti hanno continuato a usare come prima (VIDEO) – non va giù a diverse famiglie, in particolare a quelle che vivono ‘a monte’ della frazione, lungo la Flaminia. I motivi sono più di uno: dalle difficoltà a raggiungere ‘la borgata’ – ovvero il cuore della frazione – a quelle che i residenti si trovano di fronte per tornare a casa. Intanto venerdì mattina lo svincolo è stato presidiato dalla polizia che ha catechizzato più di un automobilista ‘distratto’: gli stessi che, nel compiere una manovra ora vietata, in un paio di casi si sono già presi di petto il cordolo, con tanto di intervento del carro attrezzi.

SVINCOLO ‘INDIGESTO’: L’INTERVISTA

L'abitato 'isolato'

L’abitato ‘isolato’

«Siamo isolati» Le famiglie che vivono ‘a monte’ di San Carlo, lungo la Flaminia, dicono la loro: «Ora – spiega un ragazzo (VIDEO) – con lo svincolo chiuso per chi vuole scendere nella ‘borgata’, siamo costretti a fare oltre cinque chilometri e mezzo di strada al posto dei 50 metri di prima. In pratica quelli che servono per raggiungere l’uscita di Terni Est e tornare indietro. Il punto – spiega – è che qui ci vivono persone anziane, ma anche adulti con bambini, che nella ‘borgata’ hanno i propri familiari e questa modifica li costringe a fare un giro assurdo. Dalla municipale ci hanno detto che si può attraversare a piedi e che a Terni Est ci si può arrivare in bici o in motorino perché non è vietato. Ma sfidiamo qualcuno a provare a fare entrambe le cose senza rischiare di essere travolti».

Il nuovo svincolo di San Carlo

Il nuovo svincolo di San Carlo

«Vantaggi per pochi» Le modifiche alla viabilità finiscono nel mirino dei residenti per un’altra ragione: «Alla fine – spiegano – crediamo che questa modifica sia inutile. Perché la strada che attraversa San Carlo è tutto meno che pericolosa o trafficata. E alla fine per accontentare pochi, si è inciso sulla vita di parecchi, attività commerciali incluse. L’ex assessore Bencivenga, qualche tempo fa, fece mettere anche un rilevatore di traffico e venne fuori che a San Carlo ci passano in media 95 auto al giorno, residenti inclusi. Non ci sembra un gran traffico, sinceramente. Poi ci sono dei dossi ben evidenti che impediscono a chiunque di prendere velocità. A che serviva fare questa modifica?».

LO SVINCOLO ‘INCOMPRESO’ – IL VIDEO

Ritornando a casa Un altro dei problemi è rappresentato da quella strada che i residenti, inclusi quelli che abitano nella vicina frazione di Collelicino, sono ‘costretti’ a fare per tornare verso le proprie case. Una questione legata alla pericolosità del bivio per Collelicino, lungo la Flaminia – «un attraversamento a raso in prossimità di una curva cieca» – che impone di utilizzare un altro passaggio, decisamente più sicuro. «Il punto è che ora, con le modifiche allo svincolo di San Carlo, siamo costretti a commettere un’infrazione per salire ‘a monte’. Ma meglio commettere un’infrazione che rischiare sulla propria pelle, no?»

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