Terni, San Carlo: ecco due nuove rotatorie

Una all’altezza dello svincolo lungo la Flaminia e l’altra all’incrocio per la calce San Pellegrino. Ecco come cambia la viabilità

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Due rotatorie da realizzare a monte dell’attuale per San Carlo – incrocio tra la statale 675 umbro-laziale, la Flaminia e Collelicino – e l’incrocio che conduce alla calce San Pellegrino, a Terni. L’amministrazione di Terni rende noto che i lavori potranno iniziare nella primavera del 2021: lunedì mattina in tal senso c’è stato un incontro tra l’assessore comunale alla mobilità Leonardo Bordoni e il collega regionale alle infrastrutture Enrico Melasecche.

2015, POLEMICHE DOPO LA MODIFICA PER LO SVINCOLO

I progetti

La storia

I due sottolineano che si tratta «di una questione che si trascinava da molti anni, basti considerare che l’ultima conferenza dei servizi su questo tema è del 2013. Da parte nostra abbiamo riattivato i contatti con Anas che dovrà eseguire l’intervento e che ringraziamo per la disponibilità, abbiamo ridiscusso il progetto insieme ai tecnici e abbiamo finalmente dato il via libera per le procedure amministrative. Una soluzione efficace – in merito allo svincolo per San Carlo – soprattutto in termini di sicurezza, perché eviterà il rischio di qualsiasi attraversamento a raso su arterie come la SS 675 e la Flaminia ad alta densità di traffico. Ma è anche una soluzione tecnicamente valida, più economica rispetto a quelle ipotizzate in passato e quindi di più rapida realizzazione e meno impattante a livello ambientale».

UNO SVINCOLO ‘INCOMPRESO’

Lo svincolo nel 2015

Tocca ad Anas

Bordoni e Melasecche evidenziano che «grazie anche alla riunione di oggi sono state definite le criticità e i passaggi amministrativi. In particolare non ci sarà bisogno di una nuova conferenza dei servizi perché potremo andare avanti con un atto di ottemperanza alle prescrizioni della precedente conferenza dei servizi del 2013: i finanziamenti ci sono e Anas, che ha redatto il progetto esecutivo, si è detta disponibile ad utilizzarli nel più breve tempo possibile. In una fase così delicata e complessa anche per la nostra comunità continuiamo a lavorare in prospettiva per far sì che – una volta usciti dalla pandemia – il nostro territorio abbia a disposizione tutti gli strumenti e le infrastrutture per ripartire».

 

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