Nella sede della Fondazione Fulvio Sbrolli, giovedì 26 settembre, sono stati avviati i lavori del progetto ‘Destinazione impiego’, per l’inclusione lavorativa dei giovani con disabilità cognitive, relazionali e psichiche.
«Dopo aver presentato, lo scorso 11 maggio, l’accordo per la promozione di azioni sul territorio regionale al fine di favorire l’inclusione lavorativa dei ragazzi e delle ragazze con disabilità – è stato spiegato – è partita una serie di interlocuzioni con i vari stakeholders ed istituzioni al fine di dare corpo ad una idea non visionaria ma concreta che inizierà da alcune scuole del territorio ternano per poi, ci auguriamo, estenderlo a tutto il territorio umbro. Dopo aver coinvolto il Comune di Terni, il centro di neuropsichiatria infantile di Terni, l’ufficio scolastico territoriale di Terni, la Camera di commercio dell’Umbria, l’Arpal Umbria, la Confindustria Terni, la Confartigianato Terni, la ConfApi Terni, la sperimentazione inizierà dall’istituto Casagrande-Cesi, l’istituto Allievi Sangallo, il liceo Tacito».
«Al fine di favorire la cultura dell’inclusione e facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro, vi sarà la collaborazione con gli istituti, per promuovere delle azioni connesse ai percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento al fine di sviluppare competenze spendibili nel mondo del lavoro e facilitare l’inserimento lavorativo al termine del percorso di studi. Il tutto avverrà attraverso la sottoscrizione di un atto di collaborazione tra la Fondazione e le parti interessate, come già è avvenuto con gli istituti scolastici interessati per l’avvio ufficiale dei lavori; la costituzione di un comitato tecnico con le associazioni datoriali, le aziende e un rappresentante della Fondazione per creare un punto di convergenza delle forze attive del territorio ternano attraverso interventi di supporto mirati; un’azione di sensibilizzazione delle aziende e delle attività che gravitano sul territorio, attraverso convegni, conferenze, tavole rotonde, con il contributo e l’esperienza della Camera di commercio dell’Umbria; individuazione delle aziende, anche quelle che non hanno obbligo di legge ma ne percepiscono il valore etico, che si rendono disponibili a partecipare al progetto individuando e concorrendo a realizzare le misure indispensabili e opportune per l’inserimento dei ragazzi/e nell’azienda. Non sarà un percorso semplice ma contiamo sul contributo di tutti».