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Ancora una notte, un’alba nel segno dei furti e degli atti vandalici nel centro storico di Terni. Ad essere stati colpiti – con i malviventi, se più di uno, entrati in azione intorno alle ore 5 di sabato mattina – sono attività commerciali, almeno due, e comuni cittadini che avevano lasciato le proprie auto parcheggiate fra largo dei Banderari, via Angeloni, via delle Portelle e zone limitrofe.
Proprio in via delle Portelle, ignoti hanno spaccato uno degli ingressi del negozio di articoli per l’infanzia ‘Cicogna’, riuscendo ad entrare. L’allarme è scattato ma quando la vigilanza privata è giunta sul posto, dei ladri non c’era già più traccia. Il bilancio, a prima vista, è fatto di danni e di alcuni articoli di puericultura leggera – come gli sterilizzatori – asportati. Per il negozio di via delle Portelle/via Mazzini si tratta del quinto furto notturno in poche settimane, oltre alla rapina a mano armata accaduta la sera del 30 gennaio.
«Cinque furti e una rapina in due mesi – sottolinea amaramente la titolare dei negozi Cicogna, Laura Bertolini -, se non è accanimento questo… C’è da dire – osserva – che questa volta le azioni dei malviventi, secondo me più di uno considerando i danni che abbiamo riscontrato nel nostro negozio, hanno riguardato anche altre attività commerciali e le auto in sosta. Dire ogni volta che non ci si sente più sicuri, che si è esasperati da questi continui assalti può sembrare ripetitivo. Ma è la realtà : ancora una volta, in pieno centro, gente che aisce al confine fra il vandalismo e i furti, lascia dietro di sé danni, ammanchi, rabbia. Se vi sembra normale…».
Anche un’altra attività commerciale, lo storico bar Evangelisti che si trova in via Angeloni, a cirra cinquanta metri di distanza da Cicogna, ha dovuto fare i conti con un ‘brutto risveglio’: «Ignoti hanno spaccato uno dei nostri ingressi (su lato via Mezenzio Carbonario, ndR) ma non sono riusciti ad entrare. Siamo ancora una volta costretti a fare i conti con danni e disagi, un dispacere».
In questo contesto, si apprende pure che almeno tre autovetture – nella stessa area – sono state aperte dai ladri, anche qui in cerca di qualcosa di utile o di valore. Altri danni, altra rabbia. Ma ci sarebbe anche qualche elemento su cui chi indaga – nella fattispecie i carabinieri – può fondare una parte del proprio lavoro. Parliamo di immagini, testimonianze. E la speranza è sempre che tali episodi finiscano e che i responsabili vengano assicurati alla giustizia. Intanto chi lavora e vive in zona, è ovviamente – e nuovamente – scosso.
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