Lungonera, via Alfonsine, parcheggio Usl via Bramante, viale dello Stadio altezza piscine, via Borsi e via Buonarroti, via Liutprando, via delle Ginestre. La lista potrebbe tranquillamente proseguire: queste sono solo le zone venute in mente nel giro di un minuto a chi ha dimestichezza con le ‘piante a rischio’. Esempi di strade e spazi in cui «qualche altro pino prima o poi verrà giù».
MALTEMPO A TERNI, ALLAGAMENTI E DISAGI

Manutenzioni sbagliate («in passato tanti alberi hanno visto potature relative ai rami, invece è la cima a dover essere tagliata per evitare che le piante crescano in altezza») ma anche occasionali, dettate dalle emergenze, dal momento. In questi giorni i vigili del fuoco, in tutta la provincia di Terni, hanno corso in lungo e in largo per risolvere problemi e scongiurarne di nuovi. Ma non nel contesto di un ‘piano’ – che spetterebbe agli enti locali – quanto più nella frenesia causata da temporali ed episodi in serie: il pino ‘poggiatosi’ su villa Wanda in Lungonera Savoia, quello caduto nel cortile della scuola Orazio Nucula di via Radice, i pericoli che incombono su viale dello Stadio ma pure i falsi allarmi dettati dall’ansia di alcuni cittadini.
TERNI, PINO SI SPACCA E FINISCE SOPRA LA VILLA
Ma come stanno davvero gli alberi ad alto fusto a Terni? A dare uno sguardo alle vie succitate, certe ‘pendenze’ fanno pensare male. Ma ovviamente il parere di chi ‘ci capisce’ conta di più. Allora perché non attuare una ricognizione complessiva, dividendo ciò che è a rischio da ciò che non lo è? Dare ordine senza ansie ambientaliste: i pini hanno sulle spalle anni e anni di vita, ma nella misura in cui diventano un pericolo per l’incolumità pubblica, possono essere sostituiti da altre essenze arboree. Magari da far crescere con più criterio e maggiori manutenzioni.