Terni, alla Uilm inizia l’era Lucchetti

Eletto il nuovo segretario provinciale che succede a Pasini: «Neo-direttivo giovane e determinato, proseguiremo il suo percorso»

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di F.L.

Cambio della guardia alla guida della Uilm di Terni: dopo 10 anni a capo della segreteria provinciale, Nicola Pasini lascia spazio a Simone Lucchetti, anche lui con alle spalle una lunga militanza all’interno del sindacato. Il passaggio di consegne è avvenuto giovedì mattina nel corso del 18° congresso provinciale della sigla dei metalmeccanici della Uil, che si è svolto all’Hotel Michelangelo.

TERNI, PASSAGGIO DI TESTIMONE ALLA UILM – VIDEO

Il bilancio «Sono stati quattro anni difficili – ha sottolineato il segretario uscente -, in cui l’organizzazione è stata impegnata oltremodo in maniera dura. Ma credo di lasciare il sindacato in piena salute, visto che la mia squadra è riuscita, anche attraverso il rapporto umano, a svolgere un ottimo lavoro sotto il profilo politico e organizzativo. Sono ora convinto che il nuovo gruppo dirigente sia non solo adeguato, ma anche migliore di quello passato e che quindi saprà fare molto bene».

Le prospettive Un rinnovamento, quello che vede protagonista la Uilm, che però, assicura il neosegretario Lucchetti, non taglierà i ponti con il passato. «Proseguiremo la strada tracciata da Pasini – ha detto -, che in questi anni ha indirizzato un gruppo di giovani determinati che hanno voglia di fare bene e di cercare di dare dignità e rispetto a tutti i lavoratori. Ci faremo promotori – ha proseguito – di un’azione inclusiva rispetto a tutte le problematiche che sorgeranno». Ad affiancarlo in questo compito saranno Fabio Benedetti e Pierangelo Nobili, gli altri due membri della segreteria eletta giovedì dai 48 delegati chiamati al voto (su circa 450 iscritti totali).

I nodi L’attenzione del nuovo gruppo dirigente non sarà solo verso le grandi imprese del territorio, come l’Ast, ma anche verso le piccole e medie aziende, spesso oggi in affanno. Quanto all’acciaieria – dove lo stesso Lucchetti, da 22 anni in Uilm, è stato delegato di fabbrica per quattro mandati – il neo segretario ha ricordato che «va bene da un punto di vista economico, ma ha problemi organizzativi e gestionali da affrontare. La nostra preoccupazione è alta, dobbiamo cercare di condividere e coinvolgere sia i livelli istituzionali che i lavoratori per cercare di dare prospettiva a questo sito industriale».

L’appoggio Sul tema Ast ha assicurato massima attenzione da parte della Uilm nazionale anche Guglielmo Gambardella, della segreteria nazionale del sindacato. «Siamo impegnati a seguire l’evoluzione della vicenda – ha detto nelle conclusioni – e a verificare il rispetto di un percorso che dovrà chiarire le prospettive del sito».

La relazione finale Questo il documento conclusivo approvato all’unanimità dall’assemblea: «Il 18° congresso territoriale della Uilm, si colloca in uno scenario nazionale che in seguito alla recente tornata elettorale è caratterizzato da una sostanziale assenza di chiarezza e di stabilità politica e governativa e in un contesto di appartenenza industriale, dove le evidenti conseguenze effetto della lunga crisi, unitamente al minor potere contrattuale espresso, pongono necessariamente al centro dell’attenzione e del dibattito, temi strategici quali produzione, investimenti, occupazione, sicurezza, diritti, tutele e prospettive di medio e lungo termine. Partendo da questi elementi, nel merito del confronto, si è avuta la possibilità di approfondire i punti di forza e di debolezza di Ast, della Faurecia e di altre piccole e medie aziende dove la Uilm attraverso le sue strutture è presente. Sono state inoltre espresse tutte le legittime preoccupazioni e individuate le iniziative da perseguire, proporre e sostenere nel prossimo futuro. La complessiva crescita di molti giovani dirigenti e quadri sindacali, rispetto a determinanti valori quali il bene e il lavoro comune, la dignità, l’autonomia, il senso di appartenenza e di responsabilità, ci consentirà come Uilm, di consolidare ulteriormente l’attività diretta dove siamo già operativi e ci permetterà di ampliare la linea d’azione anche in molte altre piccole e medie imprese e aziende del territorio, dove ancora non siamo presenti o lo siamo solo in modo marginale. In un clima generale di dilagante incertezza, di sostanziale sfiducia e in molte circostanze di paura, come Uilm, confermiamo quindi l’intenzione di posizionarci come interlocutore certo, intellettualmente onesto, corretto e coerente, in considerazione delle informazioni e delle capacità di cui ovviamente disponiamo. Pertanto il documento finale del congresso accoglie nella sua interezza la relazione del segretario generale uscente Nicola Pasini, valorizza il confronto avvenuto, attraverso la pertinenza di tutti gli interventi effettuati dai diversi delegati congressuali e condivide le conclusioni del responsabile nazionale per la siderurgia Guglielmo Gambardella».

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