Terni, ambulanze assaltate dai vandali: spaccati i parabrezza

Gesto grave quello compiuto mercoledì in via della Bardesca, presso la sede di AmbuLaife. Volontari in lacrime: «Perché colpirci?»

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AGGIORNAMENTO GIOVEDÌ 29 OTTOBRE: PRESO IL RESPONSABILE DEI DANNEGGIAMENTI

Gesto incommentabile a Terni, mercoledì pomeriggio in via della Bardesca, dove presso la sede dell’associazione AmbuLaife – in particolare nel piazzale dove si trovavano le ambulanze utilizzate per le attività quotidiane – ignoti si sono introdotti prendendo d’assalto i mezzi si soccorso. Da quanto si apprende sono stati sfondati, con un oggetto contudente, i parabrezza di due ambulanze e di un camper/unità mobile usato anche per attività di protezione civile. Inoltre tutti i tergisristalli dei veicoli sono stati divelti. Chi ha eseguito il gesto, si sarebbe anche ferito prima di scappare, lasciando delle tracce di sangue. Sul posto si è portata la polizia di Stato – squadra Volalte e polizia Scientifica – per avviare le indagini del caso, volte a risalire al responsabile o, se più di uno, ai responsabili del grave gesto.

In lacrime

Scossi i volontari dell’associazione, basiti dall’accaduto e amareggiati: «Ci viene da piangere – dice uno di loro – per il gesto inspiegabile e perché siamo un’associazione che si fonda solo sul volontariato, che cerca di fare del bene in ogni modo possibile. Prendersela con noi è folle, soprattutto in un momento del genere. Fra l’altro abbiamo tanti impegni ora, trasporti programmati, pazienti che devono fare delle visite: questa cosa crea un grande problema a noi ed ai cittadini perché, a parte il pulmino per il trasporto delle persone disabili, a cui è stato rotto solo il tergicristallo, gli altri mezzi sono stati tutti danneggiati e necessitano di riparazioni che richiederanno tempo». I vandali avrebbero avuto gioco facile ad entrare, essendo il piazzale dove si trovano i veicoli di AmbuLaife accessibile dal cancello che, legato agli istituti scolastici presenti nell’edificio, è sempre aperto di giorno. Al vaglio degli inquirenti anche alcune telecamere di sicurezza presenti in zona.

La nota dell’associazione

Sull’accaduto, AmbuLaife Terni ha diffuso una nota attraverso il proprio presidente, Gastone Petralla: «Ci sentiamo particolarmente colpiti da questo fatto in quanto l’associazione innanzitutto cerca di aiutare le persone in difficoltà attraverso tutti i rami della stessa, dai servizi sociali alla protezione civile ed al trasporto assistito con ambulanza. Non ci risultano persone che abbiano verso di noi dei problemi, delle dispute o azioni irritative, pertanto non ci capacitiamo dell’inconsulto gesto. Nonostante l’accaduto continueremo a fornire un valido aiuto a tutta la popolazione ternana dando ancora il massimo, spinti da questo fatto saremo ancora maggiormente presenti e puntuali in tutte le attività di supporto alla popolazione».

Il commento del vescovo Piemontese

Il vescovo di Terni, Giuseppe Piemontese, appresa la notizia del gesto vandalico compiuto da ignoti nei confronti delle ambulanze, parcheggiate nel cortile dell’istituto Leonino, esprime «solidarietà agli amici di AmbuLaife per l’offesa alla loro istituzione benefica, lo sfregio al simbolo di chi per mestiere soccorre e salva vite umane e il danno economico subìto. Chi subirà – il commento – le conseguenze di tale gesto insano saranno tante persone: malate, bisognose, che erano in attesa di usufruire del servizio di Ambulife, che dovranno attendere, e gli stessi autori del gesto di teppismo. Sembra nemmeno immaginabile che vi sia qualcuno, che soprattutto in un tempo tragico, quale quello che attraversiamo dell’epidemia del coronavirus, possa fare la guerra a chi è in trincea per aiutare chi ha bisogno di aiuto per avere salva la vita. E accresce la comune preoccupazione sapere che tali azioni siano compiute non da qualcuno, che mosso da raptus distruttivo, abbia incrociato sul suo percorso i mezzi da distruggere, ma da qualcuno che con volontà e determinazione si è introdotto in spazi privati, nel cortile di una scuola, recintati e chiusi per compiere il suo gesto vandalico e vile. Preoccupa il fatto che vi sia gente che possa solamente pensare tali azioni. Esprimo l’auspicio che gli autori o l’autore possano essere individuati per rispondere e risarcire il danno, ed essere messi in condizione di comprendere la gravità di ciò che hanno fatto e le gravi conseguenze che hanno procurato alla comunità. Non è superfluo – conclude monsignor Piemontese – lanciare un richiamo alla nostra comunità cittadina e alle istituzioni, soprattutto a quelle educative, perché possano prendere maggiormente consapevolezza di una serie di fatti gravi, di vandalismo, di bullismo e anche di morte per reagire coralmente e con determinazione, per accrescere la consapevolezza e la responsabilità civica e sociale».

Fiorelli (M5s): «Atto senza senso»

«Desidero esprimere solidarietà ad Ambulaife – il pensiero del consigliere comunale M5S Claudio Fiorelli – per il danno avuto dall’atto di vandalismo ai loro mezzi. Ricordo che Ambulaife è un’associazione senza fini di lucro che attraverso i suoi volontari presta servizio di assistenza alla cittadinanza tutta. Danneggiare le ambulanze vuol dire arrecare danno a chi di quei mezzi ha bisogno, un atto senza senso che denota non soltanto una mancanza di cultura civica di base, ma una vera e propria ignoranza delle comuni regole della società». Messaggio anche da parte di Valdimiro Orsini (Uniti per Terni): «Registriamo un atto privo di ogni logica, del tutto gratuito, che va a colpire una associazione di volontariato che in questa fase è ancora di più impegnata nel supporto e nel alla cittadinanza. Mi auguro che i responsabili di questo gesto siano presto identificati e che debbano soprattutto risarcire il danno arrecato».

Nevi (FI): «Gesto vergognoso»

Così il parlamentare di Forza Italia, Raffaele Nevi: «Sono veramente indignato e dispiaciuto per questo fatto. C’è qualcuno che non ha trovato niente di meglio che danneggiare le ambulanze di AmbuLaife. Un attacco vile verso l’associazione e i suoi volontari che dovranno ora riparare i mezzi e annullare gli impegni a sostegno dei pazienti che dovevano sostenere delle visite.
Pazzesco. Chiunque abbia compiuto questo gesto si deve solo vergognare».

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