Amianto e lavoro: «Su 1.000 persone, 20% con patologie asbesto correlate»

Terni – Incontro in Provincia per parlare della problematica. La dottoressa Sarnari della Usl: «Individuate 239 patologie»

Condividi questo articolo su

«Su circa 1.000 lavoratori controllati nell’ambulatorio Asl per gli ex esposti, il 20% presentava patologie asbesto correlate (placche pleuriche ecc.). Nel 2019 abbiamo individuato 239 patologie nel periodo 2017-2019». I dati sono della dottoressa Laura Sarnari – servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Usl Umbria 2 – e fanno riferimento alla situazione amianto sul territorio ed i problemi che ne conseguono. Mercoledì in Provincia a Terni è stato organizzato un incontro dall’Anmil per parlarne.

Il problema amianto e la mappatura

Insieme all’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro – rappresentato dal vicepresidente territoriale Giovanni Baccarelli – c’erano la vicepresidente della Provincia Monia Santini, l’assessore al welfare del Comune Cristiano Ceccotti, la dirigente al raccordo e collaborazione con gli enti locali della prefettura Simonetta Mignozzetti e la dottoressa Sarnari. «C’è bisogno di riaccendere la luce sul tema dell’amianto e di avviare un monitoraggio puntuale sui siti pubblici e privati che ancora oggi ne contano la presenza», il messaggio lanciato in occasione della Giornata mondiale dedicata alle vittime dell’amianto in programma per giovedì. «L’Umbria è ancora indietro sul tema dell’amianto – le parole di Baccarelli – l’ultima mappatura risale al 2012, mentre dal 2010 al 2016 ci sono stati in Italia 4.400 decessi fra diretti e asbesto-correlati. Occorre riprendere a trattare la problematica individuando le strutture dove ancora vi è amianto, dando priorità a scuole, ospedali ed edifici di pubblica rilevanza».

Molto da fare

«C’è ancora molto da fare – il commento della Mignozzetti – su questo tema per tutelare la salute ed eliminare definitivamente l’amianto da tutti gli edifici dove ancora è presente. Gli sforzi fatti finora sono stati importanti sia per la prevenzione che per la sostituzione con altri materiali. Dobbiamo proseguire su questa strada ed aumentare l’impegno». Focus anche sulle troppe scuole e servizi che presentano strutture con presenza di amianto. 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli