Terni, area ex Dicat: 737 mq di verde da pubblico a privato. Alienazione in arrivo

Parte la procedura di verifica Vas per la variante al Prg: propedeutica al maxi intervento di restyling previsto in zona

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di S.F.

Vi ricordate l’alienazione per oltre un milione di euro dell’ex Dicat alla Centro Plast srl? Sono quasi trascorsi tre anni dall’aggiudicazione provvisoria del 5 giugno 2020 e più di un anno dall’atto di compravendita per il completo restyling dell’area. Peccato che al momento non si sia mosso nulla in concreto perché mancava un ‘pezzo’ del puzzle generale. Ora è formalmente partito con l’invio a Perugia della corposa documentazione riguardante la verifica di assoggettabilità a Vas di una variante al Prg – parte operativa – per via Vittime delle Foibe. Motivo? Cambiare la storia di 737 metri quadrati di verde a ridosso dell’edificio.

5 GIUGNO 2020, SVOLTA EX DICAT: CENTINARI PRONTI

Verifica valutazione ambientale strategica

Nelle intenzioni della società ternana c’è l’idea – quantomeno in origine, poi magari si cambia – di sviluppare una struttura ricettiva. Magari un albergo. Peccato che dal discorso sia rimasta fuori un’area da 737 metri quadrati attualmente destinata a verde pubblico e che invece diventerà a verde privato, con tanto di inserimento nel comparto ex Dicati. Il Comune deve alienarlo, prima tuttavia occorre la variante al Prg. Ed ecco il motivo per il quale da corso del Popolo – coinvolti il dirigente Claudio Bedini e la responsabile del procedimento, l’architetto Cinzia Mattoli – è partita la documentazione in direzione Regione per il check Vas. Da ricordare che l’area in questione è inserita nel piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari.

EX DICAT, SI FIRMA L’ATTO DI COMPRAVENDITA

Cinzia Mattoli

Di cosa si tratta

«L’area destinata verde pubblico oggetto di variante – si legge nel documento di palazzo Spada – risulta ad un livello più alto rispetto alla fascia di verde pubblico presente lungo il fiume Nera con circa 3 metri di dislivello, che ne caratterizza la vocazione a partecipare alla riqualificazione dell’intera area del limitrofo comparto, mantenendo le caratteristiche attuali con una nuova destinazione a verde privato». Le altre due zone del comparto ex Dicat sono ad attrezzature di interesse comune ed una a viabilità: «La variante prende altresì atto di alcune piccolissime variazioni avvenute sulla viabilità e sui marciapiedi ad essa connessi, rispetto alla situazione rappresentata dalla mappe catastali. E prende atto dell’impegno dell’acquirente alla realizzazione delle opere per il superamento del dislivello tra la fascia di verde pubblico, presente lungo il fiume Nera e la quota stradale, al fine di garantire l’accesso a tutto il sistema del verde lungo fiume e già esistente». In definitiva non «vi sono modifiche al comparto se non l’accorpamento del verde privato al suo interno, modesti adeguamenti relativamente alla geometria della viabilità esistente e che, soprattutto, il contesto ambientale rimarrà immutato». Difficile che da Perugia indicheranno la necessità di sottoporre a Vas la variante.

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