di M.T.
Sotto a chi tocca, all’Ast madame – nel senso della ghigliottina – non si ferma. E stavolta avrebbe fatto saltare due teste con un colpo solo. Quelle di Giovanni Scoppi, che già aveva rimediato un bello schiaffone tempo fa – quando venne declassato da dirigente a quadro – e Emiliano Sapora, un impiegato del magazzino centrale.
Silenzio Ripeterlo, ovviamente, è inutile, ma l’azienda su tutto questo mantiene quello che di solito si definisce ‘il più stretto riserbo’: da viale Brin, insomma, non filtra manco uno spiffero, ma il fatto che i due – che al momento sarebbero sospesi dal lavoro – operassero in due ambienti come la logistica e il magazzino ha fatto partire immediatamente il tam-tam interno. Il repulisti avviato da Lucia Morselli sarebbe tutt’altro che finito, si sussurra negli uffici e c’è chi sobbalza ogni volta che squilla il telefono.
Le motivazioni Le pohe cose che si riescono a sapere, peralto, sembrano fatte trapelare apposta per confondere le acque: alla base dei provvedimenti- si dice – potrebbero esserci delle mancate forniture a clienti importanti e cagionate da un’errata valutazione dei tempi spedizione, che si sarebbero andati ad incastrare con la fermata estiva e la conseguente mancanza di personale.
Nuovo arrivo L’Ast di questi tempi, però, somiglia sempre più ad un albergo, con gente che va e gente che viene: da martedì, per dire, a capo della ‘Sicurezza industriale e servizi generali’ c’è Carlo Galli, da poco arrivato alla corte di Lucia Morselli e di cui sa praticamente nulla, se non che – nel caso le informazioni raccattate siano esatte – nel suo passato ci sarebbe l’Alitalia. Cosa che renderebbe più agevole il rapporto con il superiore diretto a cui deve fare rapporto, Francesco Auregli, visto che quest’utimo ha lavorato, tra l’altro, per la società che gestisce l’aeroporto di Bologna.