Era arrivata a Terni per un incontro organizzato, nel pomeriggio di venerdì 18 novembre alla Siviera di via Carrara – ‘Io sto con chi resiste’ era il tema – nel corso del quale si trattava il tema delle lotte contro la linea ferroviaria ad alta velocità in Val di Susa, ma Nicoletta Dosio, attivista storia del movimento No Tav, è stata fermata dai carabinieri e portata nella caserma di via Radice.

La protesta Da parte dei partecipanti all’assemblea – organizzata dai Cobas, dal comitato ‘No inceneritori’, dal coordinamento ‘No acquedotto per la difesa del Nera’, l’ex OPG ‘Je so pazzo’ di Napoli, il ‘Mercato Brado’ ed il ‘Parco dell’acqua della Serpa’ – è subito scattata la protesta, con un presidio organizzato davanti alla caserma.
I social La notizia del fermo della donna è stata ‘lanciata’ su Twitter: «Nicoletta è stata fermata dai carabinieri di Terni. Attualmente si trova nella locale caserma» e poi da un nuovo messaggio che annunciava: «In attesa di news di Nicoletta Partito il presidio davanti la caserma dei carabinieri di Terni».

La storia Nicoletta Dosio era agli arresti domiciliari, nella sua casa in Piemonte – tanto che il suo intervento all’assemblea di Terni avrebbe dovuto essere ‘virtuale’, con un collegamento video – ma probabilmente ha deciso, invece, di partecipare di persona e tra le caserme dei carabinieri c’è stato uno scambio di informative che ha portato al suo fermo.
Rilasciata Poco dopo le 23, infine, la donna – che ha circa 70 anni – è stata rilasciata e ‘invitata’ a fare ritorno a casa: «Nicoletta Libera!!!», è stato l’annuncio trionfante lanciato ancora su Twitter.