Autovelox Maratta: «Un segnale forte andava dato»

Terni – Il capogruppo leghista Brizi risponde alle opposizioni: «È a tutela della pubblica incolumità e della sicurezza. Da loro critiche strumentali»

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di Federico Brizi
capogruppo Lega in consiglio comunale a Terni

Federico Brizi

L’esigenza di installare l’impianto di controllo della velocità a Maratta è a tutela della pubblica incolumità, della sicurezza degli stessi automobilisti e di tutti coloro che utilizzano quell’arteria stradale, come gli utenti delle due ruote. Tanti, troppi incidenti, alcuni purtroppo mortali, si sono verificati in quel tratto di via.

Non rinnego le battaglie fatte sull’utilizzo degli autovelox come strumento di cassa come purtroppo è avvenuto in altre zone della città ad opera di altre amministrazioni, ma un segnale forte sulla sicurezza della Marattana andava dato. Mi sono attivato in questi giorni chiedendo che la segnaletica di avviso agli utenti della strada, benché già rispettosa delle normative sull’installazione degli autovelox, sia rafforzata.

Comprendo l’amarezza dei sanzionati, non comprendo le critiche strumentali dell’opposizione che utilizza persino la sicurezza stradale per polemizzare con l’amministrazione comunale. Una opposizione che vuole fare la lezione sulla cura della città, dimenticando quello che questa amministrazione ha trovato al momento del suo insediamento: strade prive di manutenzione da anni, buche, segnaletica divelta, segnaletica orizzontale inesistente, semafori non funzionanti.

Molto è stato fatto in questi tre anni, riuscendo a sbloccare risorse che erano ferme in comune perché mancavano progetti e atti di spesa, altro non si è potuto fare perché come noto il comune è in dissesto e non possono essere attivati nuovi mutui.

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