Terni, canoni idrici: la spunta la Fic, mirino su campo regata

Bando per l’impiantistica sportiva, niente da fare per la Fitarco. Proposta progettuale massimo da 654 mila euro. Servirà un protocollo d’intesa

Condividi questo articolo su

di S.F.

L’esito più scontato. La proposta del Comune di Terni candidata alla Regione Umbria per il bando legato all’utilizzo dei canoni idrici sarà quella della Federcanottaggio, una delle due in lizza: niente da fare per la Fitarco, rimasta dietro nella graduatoria di merito approvata da palazzo Spada. L’importo massimo previsto è di 654 mila 480 euro.

Terni, canoni idrici: ci provano Fic e Fitarco

Cosa si può fare. Focus sul campo di regata

Il bando era rivolto a favore dei territori comunali interessati dalle attività di grandi derivazioni di acque pubbliche ad uso idroelettrico. In questo caso il mirino era sulla manutenzione straordinaria, l’adeguamento o la costruzione di nuovi impianti sportivi per ospitare campionati e manifestazioni internazionali: la proposta della Fic ha ottenuto un punteggio tecnico di 98,27/100 contro i 94,64 della Fitarco. Il centro sportivo selezionato è il ‘Paolo d’Aloja’ di Piediluco, in particolar modo il campo di regata.

Il prosieguo dell’iter

Il progetto – per ora uno studio di fattibilità tecnico-economico – sarà trasmesso alla Regione e quello definitivo verrà approvato solo dopo l’attuazione di un protocollo d’intesa sottoscritto tra la Federazione, la Regione e il Comune. Nel contempo la Provincia ha pubblicato un avviso – il richiedente è la Fic – per l’istanza di affidamento in concessione di demanio idrico del lago di Piediluco per la realizzazione di un campo di gara e le strutture connesse.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli