Lo avevano annunciato e, dopo quello che si è tenuto sotto la sede dell’Asl2, sabato si svolgerà – «anche in caso di pioggia», annunciano gli organizzatori del comitato ‘No Inceneritori’ di Terni – un nuovo «presidio di protesta e sensibilizzazione contro la concessione dell’autorizzazione al riavvio dell’inceneritore di Terni Biomassa». L’appuntamento è per le 16, in piazza Europa.
La situazione «La conferenza dei servizi che si è tenuta il 23 gennaio, che doveva decidere se dare o meno l’autorizzazione all’inceneritore di Terni Biomassa (ex Printer), è terminata con un rinvio, dovuto al parere presentato da ASL, dopo anni di silenzio assoluto. Lo studio, non perfetto, delinea una situazione critica e pone al centro del problema la questione della salute. Se Asl avesse mosso i suoi uffici in questo senso qualche anno fa ci saremmo evitati l’acquisto dell’ex Printer da parte di Tozzi Holding, così come il revamping milionario dell’ex TerniEna di Agarini, oggi di Acea».
La protesta Secondo il ‘No Inceneritori’, «è certo che le condizioni pessime della qualità dell’aria della ‘conca’ già dieci anni fa erano compromesse come oggi. Rimane però il dato più importante a prescindere dai contenuti espressi nel parere: la mobilitazione permanente della città ha imposto che ciascuno, chi prima chi dopo, agisse nel merito delle proprie competenze, mandati e ruoli istituzionali, uscendo ci auguriamo dalle paludose relazioni politica/imprese/agenzie di protezione e prevenzione, tipiche della ‘conca’ ternana. Da ora non ci sarà impianto che non sarà considerato anche alla luce dell’aspetto sanitario, cosa mai avvenuta prima. Aspettiamo quindi Acea».
IL CORSIVO DI WALTER PATALOCCO
Il sindaco Ora che Asl ha prodotto un parere, prosegue il comitato ‘No Inceneritori’, ci aspettiamo che il sindaco sia conseguente con il suo parere, depositato qualche mese fa, e che proprio sull’elemento salute pubblica faceva perno. A lui probabilmente passa la palla. Non vorremmo che i tecnicismi, di cui sono infarciti procedimenti autorizzativi di questa portata, vengano utilizzati per coprire la mancanza di volontà politica nel rigettare la richiesta di autorizzazione di Terni Biomassa. Sarebbe un tradimento senza precedenti. A questo punto in vista della conferenza dei servizi definitiva, che si terrà l’8 febbraio prossimo, chiamiamo la città ad un’ulteriore mobilitazione, per dimostrare ancora una volta che Terni non vuole l’inceneritore».