I festeggiamenti per il capodanno 2012, a Terni, vengono ancora oggi ricordati per il panico scatenato in piazza Ridolfi da un cane – un pitbull – che, forse spaventato dalla folla e dai ‘botti’, aveva finito per azzannare tre persone fra cui un maresciallo della polizia municipale.
Il processo La vicenda, finita al tempo all’attenzione delle cronache, ha portato con sé strascichi giudiziari. A giudizio, per lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale, c’è finito il padrone dell’animale, un 30enne che vive a Castel Ritaldi (Perugia). L’udienza del processo si è tenuta giovedì mattina di fronte al tribunale di Terni.
I morsi In mezzo a un mare di gente, il cane – eccitato dal caos dei festeggiamenti e privo di museruola – si era avventato contro un uomo e una donna. Il primo aveva riportato una grave ferita al polpaccio, con una lesione parziale al tendine di Achille, giudicata guaribile in sessanta giorni. Era andata ‘meglio’ alla donna, anche lei azzannata alla gamba ma con una prognosi meno importante.
La polizia Di fronte alla scena, uno dei presenti aveva chiesto l’intervento delle forze dell’ordine e i due agenti della polizia municipale giunti sul posto, avevano faticato non poco per convincere il giovane a tenere a bada il cane e a consegnare i documenti. Per l’accusa, anzi, l’animale era stato di fatto aizzato contro gli agenti e uno di loro, maresciallo, aveva ricevuto un morso ad una caviglia che lo avrebbe poi costretto ad oltre un mese di cure per l’infezione della ferita.
Testimoni Nell’udienza di giovedì mattina sono stati ascoltati i due agenti intervenuti in piazza della Repubblica che hanno confermato la versione messa al tempo nero su bianco, all’atto della denuncia. Al termine il giudice Federico Bona Galvagno ha aggiornato l’udienza al prossimo 14 dicembre per sentire altri testimoni. Il padrone del cane è difeso dall’avvocato Leonardo Capri di Terni.