Terni, caos cantiere San Lucio: scatta messa in sicurezza

Nuova puntata per l’area in attesa di completamento del restyling: affidamento d’urgenza per sistemare la situazione della prima palazzina

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di S.F.

Trascorrono gli anni – il protocollo d’intesa tra ministero delle Infrastrutture, Regione, Comune e Ater è del 2007 con progetto da 3,5 milioni di euro – e si è ancora in attesa del completamento della riqualificazione del complesso di San Lucio. Nel 2018 la risoluzione contrattuale con la Siti Appalti srl, la scorsa estate il via alla procedura per la messa in mora della società pontina e il degrado che permane, anche a causa di chi continua a gettare rifiuti in zona: ora scatta la messa in sicurezza del cantiere con un mini affidamento di poco inferiore ai 5 mila euro. Per tutto il resto serve l’approvazione del bilancio.

LUGLIO 2019, LA MESSA IN MORA DELLA SITI

Presenza di rifiuti a febbraio

Cosa è necessario. Recinzione in primis

L’iter nasce con il ‘contratto di quartiere 2’ per il recupero delle tre palazzine degradate. In questo caso il guaio riguarda la prima in seguito alla rimozione dei ponteggi avvenuta ad inizio anno: a marzo è stato effettuato un sopralluogo per valutare le azioni da fare per mettere in sicurezza il cantiere e il lavoro di certo non manca. Stabilito infatti che occorre «il ripristino nel più breve tempo possibile della perfetta efficienza della recinzione perimetrale del cantiere, al fine di precludere l’accesso alle aree operative da parte di persone non autorizzate nella porzione lato est (interno) e la completa rimozione dei pannelli della stessa, risultati danneggiati e non più efficienti, lungo la strada pubblica, lato ovest; la tamponatura con modalità idonee a garantire l’efficienza della segregazione e la durata nel tempo (ad esempio: blocchi di calcestruzzo alleggerito o tecnologie similari) di tutte le aperture finestrate e dell’accesso al vano scala del piano terra; il ripristino, nel più breve tempo possibile, dei cartelli di legge in numero idoneo a segnalare efficacemente il divieto di accesso ai non autorizzati nelle aree operative; la rimozione o il riordino e la messa in sicurezza di quanto altro presente nelle aree operative che possa essere trascinato all’esterno del cantiere in caso di eventi meteorici di eccezionale ventosità (ad esempio: canali per lo scarico dei residui di demolizione, legname da costruzione, pacchi di materiali isolanti, ecc.); l’allontanamento dal cantiere dei rifiuti e macerie presenti e al loro trasporto alle discariche autorizzate».

FEBBRAIO 2019: MIRINO SUL 2022 PER IL COMPLETAMENTO
IL CONTRATTO DI QUARTIERE E IL RECENTE PROTOCOLLO CON ATER

L’area

I rifiuti e l’Asm

Il costante problema è la presenza di rifiuti abbandonati, segnalata con continuità dai cittadini della zona: dal Comune è partito l’input rivolto all’Asm per lo smaltimento. Sarà la ditta Enzo Monti ad attivarsi da lunedì – c’è l’emergenza covid da considerare – per la manutenzione e la messa in sicurezza del cantiere dopo la richiesta ricevuta dal responsabile del procedimento, Mauro Cinti: in una settimana, salvo problemi di maltempo o di altra natura, l’area sarà sistemata. Altra storia per il completamento e la realizzazione concreta degli interventi.

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